Spesa: un italiano su due taglia sul carrello a causa dell’inflazione

Un sondaggio Coldiretti ha evidenziato come, a causa dell'inflazione, un italiano su due abbia tagliato la spesa nel carrello.

Spesa: un italiano su due taglia sul carrello a causa dell’inflazione

L’inflazione galoppava già prima dell’inizio delle ostilità tra Ucraina e Russia, ma chiaramente l’esacerbarsi del conflitto non ha fatto altro che contribuire ad aumentare ancora di più i prezzi: in questo contesto, un sondaggio condotto da Coldiretti ha evidenziato che circa un italiano su due (il 49%) si è trovato a dover tagliare la spesa nel proprio carrello.

spesa supermercato

Solamente il 38% degli italiani dichiara di non aver modificato le proprie abitudini di spesa, mentre una percentuale ancora più piccola – ma particolarmente degna di attenzione – ha spiegato di aver ridotto la qualità degli acquisti per poter arrivare a fine mese (13%). Considerando i rincari in ambito agroalimentare, la classifica è guidata dagli aumenti degli oli di semi (+23,3%), in particolar modo quello di girasole le cui esportazioni sono state direttamente impattate dalla guerra; seguiti dalla verdura fresca (17,8%) e dal burro (+17,4%). Rincari a doppia cifra anche per la pasta (+13%), frutti di mare (+10,8%) e farina (+10%). Come abbiamo già approfondito, sono aumentati anche i prezzi degli ingredienti e dei prodotti tipici della Pasqua, con uova fresche e colombe che si contendono il primato.

La crisi dei prezzi coinvolge anche le aziende agricole, con una su dieci (11%) che si trova in una situazione talmente critica da dover pensare a cessare l’attività; mentre un terzo del totale si trova comunque a operare in una condizione di reddito negativo. “Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro” ha spiegato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che ” occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali”.