Se pensavate che gli italiani fossero disposti a rinunciare alla comodità e alla convenienza della spesa online, beh, allora vi stavate decisamente sbagliando: secondo il report annuale di Everli, che analizza le tendenze delle abitudini di consumo degli abitanti dello stivali, gli ordini nel 2021 sono cresciuti del 6,5% nonostante l’assenza di lockdown stringenti come nel caso dell’anno precedente.
E se qualcuno volesse interpretare questi dati come una tendenza a diventare più pigri e meno in salute, sappiate che i prodotti più acquistati riflettono invece una ritrovata sensibilità agli alimenti più salutari. Verdura e frutta si piazzano come capoliste nella classifica complessiva, mentre le merendine si trovano solamente al settimo posto. La categoria healthy domina anche il resto della classifica: pasta di semola corta al terzo posto, insalate pulite e lavate al sesto, pane e agrumi rispettivamente al nono e decimo posto; mentre non c’è spazio per formaggi e salumi.
Se è pur vero che gli ordini sono saliti, Everli sottolinea anche che il valore medio del carrello è crollato del 9,8%, segno che i consumatori italiani hanno imparato a integrare la spesa online nella propria quotidianità con acquisti più “piccoli” ma più numerosi. Nel particolare, il fenomeno si è affermato nel Nord-Est, con Venezia, Udine e Triste che vantano una crescita in doppia cifra degli ordini online. Restando in ambito geografico, Messina si aggiudica il premio di provincia più salutista per il numero più alto di ordini riferiti alla categoria frutta e verdura, mentre Sondrio, che vanta il maggior numero di acquisti di dolci, è la città più golosa d’Italia.