Parlando di spesa, Confcommercio si è ritrovata costretta a diramare un comunicato stampa nel quale ha rassicurato i consumatori: non c’è rischio di finire il cibo nei supermercati. A causa della nuova normativa sul Coronavirus, per tentare di arginare la diffusione del virus, il governo ha deciso di estendere la zona rossa (anzi, arancione a quanto pare).
Il che ha provocato una sorta di riflesso pavloviano negli italiani: zona arancione estesa? Nuovo assalto ai supermercati. Come prevedibile, i supermercati nelle nuove zone arancioni annunciate ieri sera nella bozza e confermate questa mattina, sono stati presi di mira dai fautori delle scorte. Il che ha un che di ironico se non fossimo nel bel mezzo di un’epidemia: vengono varate nuove norme per ridurre assembramenti di persone e movimentazioni non necessarie e la gente cosa fa? Si ammassa nei supermercati, tutti vicini vicini, metti mai che qualche particella virale non colpisse il bersaglio, facilitiamo la vita al virus.
Comunque sia, ecco che allora Confcommercio si è ritrovata nella situazione di dover rassicurare tutti: non vi è il rischio di non reperire prodotti alimentari nell’immediato (precisazione doverosa da parte di Confcommercio, la quale non poteva mica scrivere “Se non vi trasformate tutti in razziatori seriali di supermercati svuotando gli scaffali e comprando tonnellate di cibo e prodotti che non userete mai e che scadranno”. Per questo motivo deve aver pensato di mettere le mani avanti aggiungendoci un bel “nell’immediato”).
Confcommercio, tramite le parole del vicepresidente Donatella Prampolini, ha spiegato che i lavoratori del settore stanno garantendo il servizio essenziale, ma bisogna comunque fare attenzione alle misure previste dal Dpcm che gli associati hanno tutte le intenzioni di rispettare.