Gli italiani dovranno pur fare qualcosa per sopravvivere al caro energia ed ecco che iniziano a cambiare le abitudini di spesa. Il 37% degli italiani, infatti, circa quattro su dieci, ha deciso di comprare prodotti a km zero, in modo da cercare anche di ridurre i consumi energetici e sostenere l’economia locale.
I dati si basano su un’analisi realizzata da Coldiretti dopo aver esaminato il rapporto Coop 2022. Secondo Coldiretti questa predilezione per la filiera corta, non solo aiuta a tagliare gli sprechi e ad avere in tavola prodotti più freschi, ma riduce anche i tempi di trasporto e, di conseguenza, diminuisce il consumo di carburanti e le emissioni di gas nell’atmosfera.
In aggiunta, visto che in questo modo non ci sono intermediazioni, ecco che il sistema del km zero avvantaggia sia gli agricoltori che i consumatori. Inoltre, se al primo posto delle intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi ci sono i prodotti a km zero, ecco che al secondo posto spiccano i cibi 100% italiani che si piazzano davanti agli alimenti con packaging sostenibile e a quelli che rispettano l’ambiente.
Nel carrello della spesa, invece, dovrebbero diminuire i prodotti pronti, i cibi etnici e quelli premium. Il tutto per colpa dell’incremento dell’inflazione che, secondo le stime di Coldiretti, costerà agli italiani 650 euro in più solamente per la spesa alimentare.