Con il galoppare dell’inflazione alimentare e i conseguenti rincari al costo della vita gli italiani decidono sempre più spesso di fare la spesa al discount: si tratta, di fatto, di una delle numerose strategie di risparmio adattate dalle famiglie dello Stivale per far fronte alla situazione attuale, che come accennato vede un aumento generale dei prezzi prodotti alimentari minacciare il bilancio di sempre più nuclei famigliari. In questo contesto, un’analisi redatta da Coldiretti indica per l’appunto un aumento delle vendite nei discount del 10,1% nel mese di aprile – il balzo più più elevato tra tutte le tipologie della grande distribuzione alimentare.
Grande distribuzione che di fatto, dal canto suo, ha invece visto un incremento del 5,5% degli acquisti di alimenti su base annua; ma piano con l’ottimismo: si tratta, infatti, di un risultato dovuto esclusivamente al caro prezzi sopracitato – tanto che le quantità di prodotti alimentari acquistati si è ridotta dello 0,8%. In altre parole, se non fosse già abbastanza chiaro, la crescita di popolarità dei discount è un chiaro sintomo di una situazione di crescente difficoltà per le famiglie italiane: il complesso contesto internazionale, con la guerra in Ucraina che continua a imperversare, “nei Paesi più ricchi provoca inflazione” spiega infatti Coldiretti “mancanza di alcuni prodotti e aumenta l’area dell’indigenza alimentare ma anche gravi carestie nei Paesi meno sviluppati”.