L’eCommerce registra una sorprendente crescita del 60% in due soli anni, coadiuvata senza ombra di dubbio dalle numerose restrizioni e chiusure degli ultimi tempi, e traina di fatto il settore delle vendite del commercio al dettaglio; mentre gli esercizi più piccoli ancora non riescono a recuperare i livelli di spesa del pre-Covid.
A dire il vero, nell’ambito delle imprese più modeste, va sottolineato che il comparto alimentare è tendenzialmente in crescita: a soffrire sono in primis il settore dell’abbigliamento e calzature, rimasto “indietro” di oltre 2,2 miliardi di euro, e poi librerie, cartolerie ed edicole che lamentano una perdita di 311 milioni rispetto al 2019. Complessivamente, le piccole imprese chiudono il 2021 con circa 1,7 miliardi di vendite in meno rispetto al 2019.
Insomma, i dati parlano chiaro: vuoi l’emergenza sanitaria, vuoi le misure adottate per contrastarla, le abitudini di spesa dei consumatori sono cambiate sensibilmente e ora l’online la fa da padrone. A tal proposito, Confesercenti chiede un intervento da parte del Governo mirato a riequilibrare la concorrenza tra i vari canali distributivi, in modo da salvaguardare il tessuto produttivo e sociale del Paese.