Il Natale sottotono con un -31% in tavola fa salire a oltre 30 miliardi il crack annuale della spesa alimentare degli italiani, con un crollo del 12% rispetto allo scorso anno.
E’ quanto emerge dall’esclusivo report su “Covid, la sfida del cibo” realizzato da Coldiretti/ Fondazione Divulga in occasione dell’Assemblea della Coldiretti “L’Italia riparte dagli eroi del cibo” con la relazione del presidente nazionale Ettore Prandini e la partecipazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola in diretta streaming su www.coldiretti.it.
“Il maggior tempo trascorso a casa a cucinare – sottolinea la Coldiretti – ha determinato un aumento della spesa alimentare domestica (+7%) che però non compensa il crollo nella ristorazione che ha praticamente dimezzato il volume di affari (- 48%). Una drastica riduzione dell’attività che – sottolinea la Coldiretti – pesa sulla vendita di molti prodotti, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco mentre in alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo – precisa la Coldiretti – la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale in termini economici. Una situazione di sofferenza che porterà a fine anno ad una perdita di fatturato per la filiera agroalimentare di oltre 9,6 miliardi solo per i mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione”.
“In questi giorni di festa chiediamo agli italiani di sostenere il consumo di prodotti alimentari Made in Italy per aiutare l’economia, il lavoro ed il territorio nazionale in questo momento di difficoltà” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’apprezzare l’impegno di quanti nella filiera, dall’industria ai negozi e supermercati, stanno aderendo alla campagna della Coldiretti #mangiaitaliano alla quale hanno dato appoggio numerosi personaggi della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura insieme a tanta gente comune