Spariscono i codici a barre nei prodotti del supermercato: è la rivoluzione della GDO

Tante le ragioni che porteranno i supermercati (e non solo) sostituire i codici a barre con i Qr code. Ecco cosa cambia per il consumatore, e le aziende coinvolte nel progetto.

Spariscono i codici a barre nei prodotti del supermercato: è la rivoluzione della GDO

Alla fine siamo giunti a quel momento: i Qr Code entro poco tempo saranno usati al posto dei codici a barre a cui tutti siamo abituati e che identificano qualsiasi prodotto venduto. Negozi e supermercati leader nel proprio settore: si chiama “progetto Sunrise 2027” e coinvolge per il momento una ventina di aziende nella GDO.

Una vera rivoluzione, giustificata da ragioni ben precise e che vanno oltre al voler stare al passo coi tempi. Un primo pensiero potrebbe focalizzarsi su quale possa mai essere la differenza tra codice e Qr code: ebbene sono tantissime e ve le spiegheremo.

Dal codice a barre al Qr code

qr-code-sostituisce-codice-a-barreQr code sul prodotto

Mettetevi l’anima in pace e cominciate ad abituarvi all’idea. I codici a barre, ovvero le etichette identificative composte da linee verticali e numeri, non hanno perso la propria funzionalità ma sono ormai obsoleti, riduttivi. Sono 22 le aziende leader della Gdo in 48 Paesi (che rappresentano l’88% del Pil mondiale) che hanno firmato una dichiarazione congiunta sul passaggio dalla vecchia alla nuova codifica entro il 2027.  Solo tre anni, quindi, per stravolgere l’esperienza d’acquisto.

Il codice a barre o  sistema di identificazione standard GS1 (ex EAN), in Europa è stato adottato circa cinquant’anni fa ovvero negli anni Settanta. Il Qr code, o Quick Response Code (standard GS1 anche in questo caso), è più recente e i primi impieghi risalgono a metà degli anni Novanta e su una categoria limitata di prodotti. La differenza sostanziale tra le due tipologie è che il primo serve al negozio, il secondo serve al consumatore. Le aziende aderenti avranno un bel lavoro da portare a termine entro dicembre del 2027: per prima cosa dovranno coordinarsi con i produttori affinché questi ultimi inseriscano i Qr code sui prodotti venduti; inoltre dovranno ampliare e modernizzare la tecnologia di scansione alle casse.

Per Carrefour, Lidl, Barilla e Nestlé è sì

supermercato

Oltre venti aziende leader nella Gdo, dicevamo: tra queste spiccano certamente tre colossi ovvero Carrefour, Barilla, Lidl e Nestlé, che in soli tre anni sostituiranno tutti i codici a barre con i nuovi Qr code. Questi, oltre a portare alla transazione in cassa, possono essere scansionati con il cellulare e illustrare nell’immediato moltissime informazioni al consumatore. Dalle caratteristiche del prodotto alle sue origini, dalla filiera ai dettagli sull’azienda o brand che lo vende. Insomma lo scopo è maggiore trasparenza e un acquisto più consapevole. Non solo: i Qr code possono dare informazioni immediate anche sulla sicurezza del prodotto e sui valori nutrizionali.

Da Sky TG24 le 22 aziende: Barilla Group, Dr. Oetker, L’Oréal, Master Kong (Tingyi Holding Corp.), Mengniu Group, Mondelēz International, Nestlé, Savencia Fromage & Dairy, The J.M. Smucker Co., The Procter & Gamble Company, Tsingtao Beer Ltd., WH Group (Henan Shuanghui Development Co.), Yili Group. I Retailer: 7-Eleven (CP ALL Thailand), AS Watson, Carrefour, IGA, Lidl International, Metro, Migros Ticaret A.S. I Marketplace: Alibaba.com (Taobao & Tmall Group), JD.com Group.