In provincia di Sondrio, a Villa di Tirano, il cartello di un pizzaiolo sta facendo discutere: scherzosamente chiede di lasciare i bambini maleducati a casa o di cambiare locale. Prima che si scateni il derby, è bene precisare che la decisione di appendere questo cartello è stata presa dopo che il titolare della pizzeria Bagà ha ricevuto diverse lamentele da clienti storici stanchi di dover cenare con accanto bambini che corrono, urlano e finiscono addosso ai camerieri.
Questo il testo del cartello:
I bambini lasciati incustoditi a correre in giro per il locale, che urlano o in piedi su panche e sedie, disturbano gli altri clienti.
Pertanto ci riserviamo il diritto di prenderli in cucina a lavare i piatti, con tanto di nastro adesivo sulla bocca.
I clienti che vengono nel nostro locale hanno il piacere di passare il loro pranzo/cena in assoluta tranquillità, senza sottofondi di bambini maleducati che strillano.
Se tutto ciò non vi fosse possibile, potete:
1) venire a Bagà – La pizza digeribile senza bambini;
2) educare i vostri figli;
3) cambiare pizzeria;
4) starvene a casa vostra.
Se tutto ciò non dovesse riguardarvi perché bambini non e avete o se li avete sono educati, vi auguriamo buon appetito.
L’uomo nero
Il cartello inizia in maniera alquanto scherzosa, ma il resto parla di una situazione assai spiacevole in cui capita abbastanza spesso di imbattersi nei locali: bambini maleducati che corrono, strillano, urtano tutto e tutti, fanno disastri nel bagno, finiscono addosso ai camerieri e rischiano di provocare spiacevoli incidenti.
L’avviso è chiaro ed è rivolto ai genitori: i clienti vengono per mangiare in tranquillità e non per sentire per tutto il tempo bambini che urlano. Il pizzaiolo continua fornendo diverse soluzioni, tutte perfettamente logiche: venire nel locale senza bambini, educare i suddetti bambini, cambiare pizzeria o starsene a casa propria. Le soluzioni per accontentare tutti ci sono, basterebbe solo che alcuni genitori le mettessero in pratica.
Gabriele Bernenni, 25 anni, pizzaiolo e proprietario della pizzeria, in un’intervista rilasciata alla Provincia di Sondrio ha spiegato che ormai la situazione è fuori controllo, non ne può più: bambini al limite dell’educazione che corrono ovunque, corrono su e giù per le scale o che giocano a nascondino nel bagno. Ma non finisce qui: quando poi vanno addosso a una cameriera, magari stracarica di bicchieri e pizze e si fanno male, i problemi sono tutti a carico suo. A questo si aggiunge il fatto che alcuni clienti storici, arrivati a metà pizza, se ne siano andati perché non ne potevano più delle urla dei bambini.
Berbenni ha così deciso di appendere il cartello, ben sapendo il vespaio che avrebbe sollevato. Il pizzaiolo è consapevole del fatto che potrebbe perdere del fatturato, ma deve anche tutelare la clientela storica. Qualche famiglia, dopo aver letto il cartello, ha deciso di non entrare (coda di paglia probabilmente), altri che sono entrati lo stesso e hanno lasciato i bambini allo sbaraglio, sono stati cortesemente invitati a fare meno rumore. Risultato? I genitori hanno dato al gestore del cafone e sono andati via.
Voi da che parte vi schierate? Team “Voglio mangiare senza farmi perforare i timpani dai bambini” o Team “Bambini, andate e scatenate l’Inferno che tanto mamma e babbo vi danno il loro beneplacito”?