Si è diplomata a Bari la prima classe “pioneristica” di sommelier astemi. No, non è uno scherzo.
20 ragazzi con patologie fisiche e psicofisiche impossibilitati dal bere alcool, si sono diplomati a Rutigliano.
Sommelier con la stessa preparazione di un sommelier convenzionale, che hanno seguito un percorso di formazione durato un anno.
26 lezioni per la prima classe formata da ragazzi che a causa delle terapie assunte, non possono assumere alcolici, ma che affascinati dal mondo del vino e col supporto della cooperativa sociale Dis-abilità hanno trovato lavoro nel mondo della ristorazione.
Il primo percorso di formazione per astemi denominato ”Sommelier senza barriere” è stato istituito con successo dalla delegazione AIS Bari.
Si ritiene orgoglioso e soddisfatto Raffaele Massa, delegato Ais Bari, in quanto seppur non è facile insegnare e raccontare un vino solo con la vista e l’olfatto, i ragazzi, lezione dopo lezione hanno dato prova delle loro abilità e della loro tenacia, imparando che il vino non si beve soltanto, ma si annusa, si osserva, si sorseggia e.. se ne parla, perchè il vino è poesia capace ti raccontare una storia.
E’ il racconto di una terra, è il racconto del lavoro dell’uomo e mentre scende nel calice svela con pacatezza i suoi segreti. Solo gli occhi più attenti sapranno cogliere le sue sfumature, solo il naso più allenato saprà cogliere i suoi profumi di erba appena tagliata, di fiori d’estate o di terra bagnata.
20 sommelier dunque che sapranno consigliare ai clienti il giusto vino e il giusto abbinamento col cibo, che sapranno raccontarlo e stupire.
[credit: www.aisitalia.it ]