Brutta vicenda a Sommariva Bosco: qui una mandria di mucche è stata uccisa dal sorgo che stavano mangiando. Il sorgo in questione era probabilmente contaminato da tossine, cosa che ha causato la rapida morte di 50 capi, fra l’altro tutte gravide.
Tutto è accaduto sabato mattina nell’azienda agricola di Giacomino Olivero, allevatori di bovini di razza piemontese. Come spesso faceva, Olivero aveva deciso di portare più di 160 capi di bestiame in un pascolo di sua proprietà, molto vicino alle stalle.
I bovini hanno così cominciato a nutrirsi, ma pochi minuti dopo aver mangiato il sorgo, ecco che hanno iniziato ad ansimare, morendo subito dopo. Vedendo l’accaduto, l’allevatore ha prima chiamato il veterinario dell’azienda agricola. Al medico si è aggiunto anche il veterinario dell’Asl Cn2. Grazie anche all’aiuto di vicini e amici, i due veterinari e l’allevatore sono riusciti a salvare 30 capi.
Però 50 bovini erano ormai morti. E mentre sono in corso le analisi sulle carcasse e sulle piante mangiate, ecco che dall’Istituto Zooprofilattico hanno fatto sapere che alcuni tipi di sorgo, soprattutto piante giovani, quando c’è uno stato di forte siccità, possono sviluppare diverse sostanze tossiche. Fra di esse figura anche l’acido cianidrico che risulta essere mortale non solo per i bovini, ma anche per tutti i ruminanti.
Intanto Elia Dalmasso, presidente dell’Ara Piemonte e Liguria, ha spiegato che gli allevatori sanno che sorgo e mais, in caso di mancanza di acqua, possono produrre tossine. Ma nessuno si aspettava una cosa del genere.
Lo scorso anno a Verona il mais avvelenato aveva ucciso tantissimi animali: le forze dell’ordine avevano così dato la caccia all’agricoltore coinvolto nella vicenda.