Solfiti nelle salsicce di Bra, coinvolti tre macellai che sono finiti in manette per “adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari” e “vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine”.
A portare a “galla” la contraffazione delle salsicce di Bra le indagini dei militari del NAS di Torino, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Asti, coadiuvati in fase esecutiva dai militari della locale Compagna Carabinieri.
Nei confronti dei titolari delle 3 macellerie sono state eseguite altrettante ordinanze di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Asti.
Le indagini sono state avviate a fine 2019, quando i militari dei Nas, all’esito di analisi di laboratorio, hanno rinvenuto la significativa presenza di una sostanza vietata (solfiti), nei campioni di carne trita destinata alla produzione della salsiccia di Bra, prelevati presso alcune macellerie locali.
Nonostante sia vietato dalla legge, l’utilizzo dei solfiti nella carne trita di bovino avviene sovente per via dell’effetto conservante garantito dalla sostanza e dalla capacità di mantenere a lungo il colore originario del prodotto. Nello specifico della salsiccia di Bra, ad esempio, solo lo scorso settembre cinque macellerie braidesi erano finite sotto indagine per l’uso di additivi illeciti.
FONTE: DIRE