Slow Wine Fair a Bologna: le novità della quarta edizione

Si parlerà di vini naturali, ovviamente, ma anche di temi "caldi" come la sostenibilità e i giovani. Scopriamo insieme il programma.

Slow Wine Fair a Bologna: le novità della quarta edizione

Torna puntuale la Slow Wine Fair, evento figlio di BolognaFiere e Slow Food dedicato al vino “buono, pulito e giusto”. Rispetto all’anno scorso, rimane pressocché invariata la location – che è appunto quella di BolognaFiere – e il periodo, dal 23 al 25 febbraio prossimi. Uno dei focus principali resta senza dubbio quello dei vini naturali, a cui si aggiungono altri due assi di forte attualità: la riduzione dell’impatto ambientale del settore vitivinicolo e l’ormai ben noto calo di interesse delle giovani generazioni verso questo mondo.

Il programma

vino rosso calice

È in partenza questa domenica la quarta edizione della Slow Wine Fair, evento organizzato da e presso BolognaFiere e orchestrato da Slow Food. In concomitanza con la manifestazione sul vino si terrà anche SANA Food, il nuovo format dedicato all’alimentazione sana, specialmente fuori casa. Quest’anno è prevista la partecipazione di 300 buyer internazionali (il 50% in più rispetto all’anno scorso) e di 1.059 cantine espositrici, il doppio rispetto alla prima edizione del 2022. In programma ovviamente conferenze, masterclass e degustazioni, oltre all’assegnazione del premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow.

Vino e sostenibilità

Grande attenzione sarà posta quest’anno a temi inevitabili, come la necessità di trovare soluzioni alternative per garantire una maggiore sostenibilità della filiera. Questa passa senza dubbio per la riformulazione degli imballaggi e dei sistemi di logistica. Secondo alcuni studi, l’impatto ecologico più forte nel settore vitivinicolo è dettato proprio dalla produzione e dal trasporto del vetro, ancora oggi il principale materiale che accoglie i preziosi nettari. Alla Slow Wine Fair si discuterà di opzioni diverse, dalle più note – come la riduzione dello spessore delle bottiglie – alle più innovative – come la serigrafia in sostituzione delle etichette.

Vino e nuove generazioni

Rimane poi centrale la faccenda dei giovani, sempre meno interessati alla bevanda di Bacco. “Oggi i dati affermano che il vino non è più attrattivo per i giovani e che i consumi stanno diminuendo, ma se non offriamo alternative interessanti e
soluzioni innovative a queste fasce di appassionati, non ci sarà alcuna partita”, afferma Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine e coordinatore della Slow Wine Coalition.

Danneggiato il vigneto sperimentale TEA: non è vandalismo, ma un progetto ben concepito Danneggiato il vigneto sperimentale TEA: non è vandalismo, ma un progetto ben concepito

Il nesso ci sarebbe anche con la questione ambientale, nella misura in cui l’allontanamento dal vino è per alcuni motivato, almeno in parte, da questioni ecologiche. A tal proposito Gariglio aggiunge: “È importante sottolineare che il vino, consumato con moderazione, è l’unica bevanda alcolica che ha il potere di far bene al paesaggio”.