Non c’è due senza tre – dopo essere riuscita a ritagliarsi una nicchia di importanza nel fitto calendario delle fiere europee dedicate al vino, Slow Wine Fair, evento organizzato da BolognaFiere e SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, torna per la sua terza edizione a Bologna dal 25 al 27 febbraio 2024. Terza edizione che, è bene notarlo, vede la sua identità tematica incentrata sulla fertilità del suolo e la sua importanza, da un punto di vista agricolo e non solo; e al vino inteso come veicolo culturale che porta con sé valori come la tutela delle biodiversità, la difesa del paesaggio agricolo e la salvaguardia delle risorse naturali.
L’appuntamento con Slow Wine Fair 2024 è ancora (relativamente) lontano, ma di fatto sul sito ufficiale della manifestazione è già possibile prenotare le prime Masterclass in programma e registrarsi alle conferenze online, accedere alla lista delle prime quattrocento cantine già selezionate nel catalogo della fiera e candidare il proprio “locale del cuore” per il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow.
Slow Wine Fair 2024: tutti i dettagli sull’evento
A fare da antipasto alla prossima edizione di Slow Wine Fair saranno tre conferenze online, in programma il 6 dicembre, il 17 gennaio e il 7 febbraio; in cui si discuterà del suolo affrontando l’argomento da più punti di vista: rigenerazione e fertilità del terreno, la sua declinazione come bene comune e della conseguente necessità che la politica si occupi di tutelarlo, o ancora come strumento di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.
Vero e proprio motore dell’entusiasmo che da due anni a questa parte ha animato Slow Wine Fair è però rappresentato dalla schiera di espositori, la cui selezione comincia sette mesi prima del via ufficiale all’evento: a oggi, come accennato nelle righe in apertura, si contano già più di quattrocento espositori confermati, con un occhio di riguardo a chi produce in biologico e in biodinamico. Non mancheranno gli alfieri dei territori più classici – come Austria, Francia, Germania e Spagna -, e nemmeno le rappresentanze di chi deve ancora essere esplorato e conosciuto, come Argentina, Cile, Turchia e Cina.
Tra una masterclass e un più umile brindisi si inserirà poi il premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, nato dalla collaborazione tra Slow Food e la Milano Wine Week, riconoscimento assegnato da appassionati e professionisti a enoteche, ristoranti, osterie, bistrot, pizzerie che valorizzano i vini di una delle categorie territoriali o tematiche in concorso. Per questa terza edizione di Slow Wine Fair le protagoniste sono dodici – otto dedicate alle migliori selezioni territoriali e quattro tematiche -, e ognuno avrà l’occasione di segnalare la propria carta preferita fino al 15 di gennaio.