Gli agenti della Guardia di Finanza cominciarono le indagini circa i supermercati Gelmar, catena di distribuzione piuttosto nota nella zona di Siracusa, in seguito al fallimento della società che gestiva i quattro punti vendita; e hanno finito per portare alla luce un caso di bancarotta fraudolenta che ha portato al sequestro di merce e denaro nella disponibilità di 11 persone.
Sequestri che, nel complessivo, contano oltre 130 mila euro in contatti e bancali di acqua, pasta, pannolini, prodotti a lunga conservazione, pandori, panettoni e varie bottiglie di liquori. Le indagini si sono concentrate in primo luogo “sulle condotte distrattive dei soci e dei loro familiari, i quali avevano asportato un ingente quantitativo di merce e denaro contante”, e le merci e il denaro così recuperato contribuirà a sanare “le pretese dei creditori della società fatta fallire illegalmente”.
E rimane tuttavia la preoccupazione che si tratti della proverbiale punta dell’iceberg: stando alle dichiarazioni dei finanzieri, infatti, le indagini sono tutt’ora in corso in modo da “individuare ulteriori condotte distrattive di asset patrimoniali. L’operazione di servizio rientra in un più ampio piano di contrasto alle forme di illegalità che danneggiano l’imprenditoria onesta alterando, per il soddisfacimento di interessi personali, le regole del sistema produttivo”.