Simone Rugiati ha pubblicato un video in una Storia di Instagram dove denuncia la scarsa igiene in un bar dell’aeroporto di Milano Linate. Rugiati parla di “untori in aeroporto” e mai nessuno che li controlli. E invoca qualcuno che controlli tale “schifo” fatto di gente che si tocca il naso, poi tocca i soldi, la bocca, i capelli, briciole dappertutto, maleducazione e tanti batteri.
Simone Rugiati e il bar poco igienico a Linate
La Storia in questione inizia con Simone Rugiati che, mentre cammina nell’aeroporto di Milano Linate, con gli occhialoni da sole d’ordinanza, spiega lo spiacevole fatto a cui ha assistito. Rugiati racconta che, dopo aver pagato l’acqua 2,40 euro, ha chiesto un caffè.
Lo chef ha poi continuato raccontando che la signora che era di servizio al bar ha pulito il tavolo dalle briciole di una brioche usando le mani, salvo poi cominciare a toccarsi con le suddette mani il naso, la bocca e i capelli. Non paga, continuava a stuzzicarsi e fare di tutto.
A quel punto Rugiati ha deciso di intervenire e ha chiesto alla signora di andare a lavarsi le mani perché con quelle mani con cui poi avrebbe servito lui e gli altri clienti aveva fatto e toccato di tutto. La donna, al posto di scusarsi per quanto accaduto, gli ha però risposto che lei “non aveva parole”.
Simone Rugiati indica poi nel suo video il bar in questione, ricordando a tutti che ancora prima del Covid, le regole imponevano di non toccarsi continuamente naso e bocca e poi di servire con quelle mani belle sporche di germi e batteri i clienti. Rugiati parla di una situazione da “schifo”, ribadendo che, visto che si sono pure lamentati delle sue osservazioni, lui ha deciso di farci le Storie e rendere noto a tutti tale follia.
Nei Commenti del video ovviamente tutti danno ragione allo chef, visto che l’igiene dovrebbe venire prima di tutto e che dopo tre anni di pandemia ormai dovremmo aver capito quanto sia importante l’igiene.
Anche se, ascoltando le parole di Rugiati e vedendo quello che quotidianamente succede in negozi, supermercati e banchi del mercato, non ci si stupisce poi più di tanto di quanto queste regole di base vengano continuamente disattese. Che poi, anche durante la pandemia, non è che tutti rispettassero queste regole: alzi la mano chi non si è mai imbattuto in qualcuno che, al supermercato, si toccava prima naso e bocca e poi tastava per benino frutta e merce in vendita. O chi non ha mai visto qualche negoziante o venditore con la mascherina rigorosamente abbassata sotto al naso mentre con naso gocciolante toccava la merce?