Appena una manciata di giorni fa vi raccontammo di come a Verona il neo sindaco Damiano Tommasi avesse tentato di tamponare l’emergenza idrica in corso limitando l’utilizzo dell’acqua potabile ai meri fini domestici o per l’igiene personale: la misura, chiaramente, era da intendere come risposta provvisoria all’imperversare della siccità nelle regioni del Nord Italia (e non solo, a dire il vero), che di fatto hanno di recente ottenuto la delibera di stato di emergenza. Negli ultimi giorni, tuttavia, Verona e provincia sono state bagnate da alcune piogge provvidenziali che di fatto hanno portato con sé un abbassamento delle temperature: in questo contesto, Tommasi ha pertanto deciso di allentare i divieti e concedere ai propri cittadini di annaffiare orti e aree verdi – purché lo facciano nelle ore serali o notturne.
La nuova ordinanza rimarrà in vigore fino al 31 agosto ed è di fatto stata favorita anche dalle più recenti previsioni metereologiche, che per l’appunto indicano una situazione relativamente stabile: più precisamente, i cittadini potranno utilizzare dalle 21 alle 6 del mattino l’acqua di rete anche per l’irrigazione delle aree verdi oltre che per fini potabili, igienico sanitari e per l’irrigazione dell’orto, mantenendo però le limitazioni previste per il lavaggio delle proprie automobili, per il riempimento delle piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e quanto altro non sia strettamente necessario al fabbisogno umano. Ricordiamo che per i trasgressori sono previste sanzioni che possono arrivare anche fino ai 500 euro, e che casi come quelli rappresentati dai servizi pubblici di igiene urbana, gli innaffiamenti dei campi sportivi in terra battuta, le fontanelle pubbliche e simili sono di fatto esclusi dalle limitazioni in questione.