45 milioni di euro atti alla progettazione di infrastrutture idriche sul territorio nazionale, in modo da rispondere all’avanzata della siccità: il via libera è arrivato dalla Conferenza Stato Regioni, e per ufficializzare il tutto non manca che la firma del Decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Si tratta a tutti gli effetti di un primo passo concreto per rispondere alla crisi in corso: la realizzazione di invasi, la riduzione delle perdite della rete idrica e il potenziamento al riutilizzo delle acque reflue rappresentano strategie importanti da attuare parallelamente e in sinergia con altre politiche di contrasto ai cambiamenti climatici.
Importante notare che, di queste risorse, 9,5 milioni verranno assegnati all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po per la realizzazione di infrastrutture idriche rilevanti: nei giorni a venire la Regione Emilia Romagna intavolerà un dialogo con l’Autorità di bacino per spiegare al meglio le esigenze regionali. In questo trancio d’Italia, infatti, la stretta della siccità pare sia particolarmente severa: appena una decina di giorni fa, ad esempio, il report dell’Anbi (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) indicava che il livello del fiume Po nella regione era arrivato ad appena il 10% della portata media. Il prossimo passo, in ogni caso, può essere solamente uno: giungere in tempi rapidi alla firma del Decreto da parte delle autorità competenti in modo da poter procedere quanto prima con le progettazioni.