Siccità, nel vertice a Bruxelles tra Coldiretti e Janusz Wojciechowski si è discusso dell’agricoltura italiana

Il presidente della Coldiretti e il Commissario Eu Janusz Wojciechowski hanno tenuto un vertice per discutere dell'agricoltura italiana, minacciata dalla siccità.

Siccità, nel vertice a Bruxelles tra Coldiretti e Janusz Wojciechowski si è discusso dell’agricoltura italiana

Negli scorsi giorni si è tenuto a Bruxelles un vertice tra il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il Commissario Europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, nel corso del quale si è discusso della (drammatica) situazione della filiera agricola in Italia, attualmente minacciata tanto dai rincari a energia, carburanti e materie prime quanto dalla crudele stretta della siccità, che finora ha causato danni complessivi per circa 3 miliardi di euro. Nello specifico, Prandini ha illustrato la necessità di sostenere nuove misure strutturali che possano assicurare la disponibilità di acqua, come nuovi invasi; e ha sottolineato come l’agricoltura potrebbe, con la corretta quantità di risorse idriche, determinare l’aumento della capacità produttiva reso necessario dalle conseguenze della guerra in Ucraina.

campi

Insomma, in altre parole la filiera si trova a lavorare tra due fuochi: quello soffocante della siccità, che determina cali produttivi e invasioni di insetti, e quello ancor più intenso dei rincari alle materie prime, che di fatto costringe circa un terzo delle imprese sul territorio nazionale a operare in una condizione di reddito negativo. A Bruxelles si è parlato anche della questione legata ai fertilizzanti, che di fatto va a esacerbare il calo dei raccolti già precedentemente illustrato: nel solo 2021 l’Italia ha importato da Russia, Bielorussia e Ucraina sostanze fertilizzanti per 140 milioni di euro (dati Istat); una mole che alla luce degli attuali rincari – oltre +200% per l’urea – ha assunto connotati perfino minacciosi.

In questo contesto la richiesta di Coldiretti alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea è quella di concedere agli agricoltori la possibilità di utilizzare fertilizzanti con nutrienti organici recuperati dal letame in modo da ridurre quanto possibile la dipendenza dall’estero e valorizzando le esperienze di economia circolare. “Il digestato è un sottoprodotto” ricorda a tal proposito la Coldiretti “della filiera del biometano alimentato da scarti e rifiuti delle filiere agroalimentari e mette a disposizione un prezioso apporto di azoto, fosforo e potassio ideali per i terreni grazie all’apporto di sostanza organica e di elementi nutritivi”.