Cieli grigi sopra le Terre della Regina – ma non nello scorso luglio. Stando a quanto rivelato dal National Drought Group, infatti, in Inghilterra il mese scorso è stato il più secco dal 1935, con appena il 35% delle precipitazioni medie scese a dare un poco di sollievo al suolo ormai arido e spaccato. L’allarme caldo squilla, in altre parole, anche nel Regno Unito, che si trova stritolato dalla morsa della siccità con un’intensità da record: in diverse parti dell’Inghilterra e del Galles è stata istituita l’allerta per le temperature estreme, e nella giornata di oggi – venerdì 12 agosto – numerose famiglie saranno colpite dall’introduzione di nuove restrizioni sull’uso dell’acqua.
“Il clima caldo e secco significa che i fiumi dello Yorkshire stanno finendo e i nostri serbatoi sono circa il 20% più bassi di quanto ci aspetteremmo per questo periodo dell’anno”, ha affermato ad esempio il direttore dell’acqua di Yorkshire Water, Neil Dewis – percentuali e notizie a cui noi, purtroppo, siamo ormai ben abituati: i livelli dei fiumi nazionali, compreso il Po, è di diversi metri al di sotto dello zero idrometrico, e le piogge degli ultimi giorni non hanno fatto altro che provocare nuovi danni. Nel frattempo, il ministro dell’ambiente britannico, George Eustice, questa settimana ha esortato le compagnie idriche a prendere precauzioni per proteggere le forniture idriche – precauzioni che, come accennato, si tradurranno in ulteriori restrizioni per le famiglie: importante notare, tuttavia, che eventuali dichiarazioni dello stato di siccità sarebbero valide solamente su scala regionale e dunque non attiverebbero in automatico interventi governativi.