La morsa della siccità si fa sentire in tutto il mondo: mentre in Italia perfino gli alpeggi ad alta quota risentono della carenza idrica, il Portogallo corre ai ripari chiudendo fontane e piscine pubbliche, l’Argentina lamenta un calo nella produzione nazionale di grano e il Kenya affronta una delle crisi più acute della sua storia. La Romania non se la passa certo meglio: “Non ho mai visto una siccità come questa” racconta Iulia Culeasa, una contadina di 81 anni intervistata da Reuters. La situazione, di fatto, è così disperata che solo un miracolo potrebbe risolverla – tanto che la Chiesa ortodossa rumena ha chiesto ai suoi fedeli di pregare per la pioggia.
Le temperature locali hanno raggiunto e superato i 40 gradi Celsius, e centinaia di paesi si sono trovati a fare i conti con l’acqua razionata mentre il raccolto di grano viene decimato a causa della carenza idrica – basti pensare che il livello dell’acqua nel Danubio è tre volte più basso della media. “Facciamo uno sforzo per piantare pomodori nell’orto e si seccano e non abbiamo niente da mangiare” racconta ancora la signora Culeasa. “Dio, dacci la pioggia, non abbandonarci”. Oltre il 40% della popolazione locale vive nella campagna, dove in molti fanno affidamento all’agricoltura di sussistenza su piccoli appezzamenti di terreno per sbarcare il lunario – un equilibrio precario stravolto dall’imperversare della siccità.