Siccità: in Piemonte 19 Comuni hanno raggiunto il “massimo livello di severità idrica”

Il Nord Ovest continua a patire la stretta della siccità: in Piemonte si contano 19 Comuni al "massimo livello di severità idrica”.

Siccità: in Piemonte 19 Comuni hanno raggiunto il “massimo livello di severità idrica”

Non bastano le sparute piogge che hanno accompagnato le battute finali della stagione invernale: buona parte dell’Italia settentrionale, in particolar modo i territori dell’Ovest e il distretto della Pianura Padana, continuano a soffrire nella crudele morsa della siccità. I rigori della crisi idrica insistono con particolare ferocia soprattutto nel Piemonte, dove 19 Comuni si trovano al “massimo livello di severità idrica” secondo gli ultimi rapporti redatti da Utitilitalia, la Federazione delle imprese di acqua, energia e rifiuti: da queste parti si rilevano “criticità su parte significativa dell’abitato” e “si provvede a integrare i serbatoi dei gestori con autobotti”.

Siccità in Piemonte e Pianura Padana

Fiume Po

Quel che è peggio, all’orizzonte non c’è traccia di nuvole dense e scure, con il ventre carico di pioggia: “Considerando le quantità di precipitazioni attese nelle prossime settimane, il quadro della situazione rischia di peggiorare ulteriormente” recita il drammatico rapporto di Utitilitalia. Il massimo livello di severità idrica, citato appena qualche riga più in alto, prevede criticità su parte significativa delle abitazioni e, come già accennato, il riempimento dei serbatoi grazie all’intervento di autobotti o altre misure di emergenza.

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Non che nel resto del territorio piemontese al situazione sia particolarmente migliore, sia ben chiaro. I connotati della crisi idrica sono sotto gli occhi di tutti: sulle Alpi la neve è dimezzata (-53% rispetto alla media, dicono i dati di fine febbraio) e il Po fa registrare un deficit che arriva intorno al 50% dalle parti di Torino. A questo proposito, Unaitalia precisa che altri 141 Comuni sono al livello 2 – severità media, con criticità limitate alle reti locali delle frazioni -, altri 388 al livello 3 – severità bassa, con criticità che potrebbero verificarsi al perdurare della crisi idrica – e altri 1922 al livello 4, ossia severità normale.

Le difficoltà derivanti dalla siccità, come accennato in apertura, stanno attanagliando anche la Pianura Padana, soprattutto nei “territori Piemontesi e Lombardi” dove la situazione idrologica di “conclamato stress idrico è peggiorata nelle ultime settimane alla luce della mancanza prolungata di precipitazioni in grado di colmare, anche solo parzialmente, il deficit ereditato dalla stagione del 2022″.

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I timori più accesi riguardano soprattutto per le attività agricole che, nei mesi a venire, prenderanno il via: tagli produttivi a più colture – come quelli registrati l’anno scorso – sembrano pressoché inevitabili, e come già anticipato lo stato del fiume Po “alla vigilia della parte più consistente dei prelievi per l’irrigazione, si annuncia deficitario”.

A preoccupare gli esperti si aggiunge poi “l’intrusione del cuneo salino, sempre nei rami della foce del Grande Fiume, raggiunge già nel Po di Goro i 19 chilometri di risalita delle acque salmastre“.