Negli ultimi tempi abbiamo fatto un gran parlare delle conseguenze della morsa della siccità sull’agricoltura nazionale: abbiamo a più riprese sottolineato i tagli produttivi e i conseguenti aumenti ai prezzi dei beni alimentari, e perfino analizzato gli effetti della carenza idrica sui branchi di cinghiali. Non abbiamo sprecato troppe parole, invece, per gli abitanti dei corsi d’acqua – ossia gli stessi pesci: in questo contesto, la Regione Liguria ha dato il via libera ai primi provvedimenti per il recupero di esemplari in condizioni di difficoltà rimasti intrappolati o spiaggiati nelle pozze isolate in fase di prosciugamento.
Con il livello dei laghi e dei maggiori fiumi d’Italia, come lo stesso Po, incagliato sui minimi storici, infatti, la fauna marina locale rischia di soffocare in pozze sempre più isolate e sempre più striminzite: a tal proposito, la Regione Liguria ha deciso di autorizzare – in seguito alla segnalazione della società Pescasportivi Alta Valle Scrivia e dei Carabinieri Forestali – fino al prossimo 20 di settembre le operazioni di recupero dei pesci nel bacino del torrente Scrivia. Le attività verranno eseguite da guardiapesca volontari e operatori esperti e abilitati all’impiego dei cosiddetti “catturapesci” a motore o a batteria, come l’elettrostorditore comunemente utilizzato nelle operazioni di pesca elettrica.