Non solo il Po (dove ha raggiunto il record dei 30 km): il cuneo salino marino sta risalendo gradualmente anche lungo il Tevere a causa della siccità.
La siccità perdurante sta provocando un drastico calo del livello idrometrico del Tevere con annessa risalita del cuneo salino dal mare nelle due foci del fiume, sia a Fiumara Grande che a Fiumicino.
Questa volta a lanciare l’allarme sono stati i pescatori di Fiumicino, ma, secondo quanto rivelato dalla Capitaneria di Porto di Roma, non ci sono ancora dati ufficiali. Tuttavia l’Arpa, su richiesta della Capitaneria, visto che ci sono stati i primi segnali di moria di pesci fluviali, sta eseguendo le analisi del caso.
Se si va nel porto canale di Fiumicino, lungo gli argini si vedono i segni del calo della portata: andiamo dal mezzo metro al metro in meno rispetto alla media. Gennaro Del Prete, presidente della cooperativa Pesca Romana, ha dichiarato che a memoria non si ricordando di un’altra situazione del genere. Lui è di stanza a Fiumicino dal 1980 e non ha mai visto un’anomalia simile.
La quota delle chiglie dei pescherecci si è abbassata, mettendo così le imbarcazioni a rischio danni. Sotto gli scafi, poi, sono presenti cozze e denti di mare che, normalmente, dovrebbero essere assenti nelle acque del fume. Inoltre anche i pescatori sportivi stanno segnalando il fatto che stanno pescando nel Tevere non solo pesci d’acqua dolce, ma anche triglie e sogliolette. E rivela che, attualmente, la salinità dovrebbe essere arrivata fino al Ponte 2 Giugno dal lato di Fiumicino e all’isolotto di Tor Boacciana dal lato di Fiumara grande.