Se il progetto della Commissione europea andrà in porto, ecco che sarà vietato l’uso del bisfenolo A nei contenitori per alimenti e, in generale, nei materiali che vengono a contatto con gli alimenti. Le nuove regole dell’UE dovrebbero entrare in vigore a partire dai primi mesi del 2024. In questo divieto ricadrà anche l’uso del BPA, questo il suo acronimo, in plastica e imballaggi rivestiti che devono venire a contatto con gli alimenti, ivi comprese le lattine delle conserve.
Il bisfenolo A sparisce dai contenitori per alimenti
Tempo fa l’Efsa si era dichiarata preoccupata per la continua esposizione dei cittadini europei al bisfenolo A (tanto che ad aprile ne aveva ridotto di 20mila volte la dose tollerabile ). Nel 2011 l’uso di tale sostanza era stato vietato nei biberon, ma ancora oggi molti contenitori per alimenti, compresi quelli riutilizzabili, contengono tracce di bisfenolo.
Dello stesso avviso dell’EFSA, poi, sono anche l’Agenzia UE per le sostanze chimiche e l’Agenzia UE per l’Ambiente.
E non pensiate che qualcuno possa fare il furbetto pensando di sostituire il bisfenolo A con altre sostanza “cugine” del bisfenolo, appartenenti dunque allo stesso gruppo. Le nuove norme, infatti, vieteranno anche l’uso di tali sostanze.
Anche l’Aea aveva lanciato l’allarme: la quantità di bisfenolo presente nei contenitori per alimenti di plastica e metallo, nelle bottiglie riutilizzabili e persino nei tubi dell’acqua potabile è “ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza sanitaria”.
Che cos’è il bisfenolo A?
Il bisfenolo A o BPA è un composto organico di sintesi usato come additivo per produrre diversi materiali, fra cui anche le resine utilizzate per rivestire le lattine di metallo. In realtà si ipotizzava che il bisfenolo potesse essere tossico per la salute umana sin dagli anni Trenta, ma solamente nel 2008 alcuni governi hanno deciso di realizzare dei veri studi sulla sua sicurezza.
Il problema è che l’uomo può venire a contatto con il bisfenolo in quanto questa sostanza può essere rilasciata dai contenitori, finendo così o con l’essere ingerita o con l’essere assorbita per via cutanea o inalata per via aerea.
Fra gli effetti tossici del bisfenolo abbiamo:
- inibizione dello sviluppo neuronale del feto
- danni a carico dell’apparato riproduttore, della prostata e della mammella
- aritmie cardiache con maggior rischio di manifestare attacchi cardiaci
Il guaio è che il bisfenolo A può essere rilasciato dai rivestimenti interni in plastica dei contenitori metallici per alimenti o anche dai contenitori in policarbonato. Inoltre è stata dimostrata la sua presenza in tracce anche nelle bevande analcoliche contenute in bottiglie di plastica.
E non meglio va con le alternative: il Bisfenolo S e il Bisfenolo F spesso usati per sostituire il Bisfenolo A sono anche essi dannosi per il sistema endocrino umano e causano anomalie dello sviluppo fetale.