Spostiamoci a Seregno perché qui il magazzino sotterraneo di un bar era stato trasformato in una discoteca abusiva. Risultato? Proprietario denunciato e locale sequestrato.
Tutto è stato scoperto quando poliziotti e carabinieri stavano facendo i loro controlli di routine nella zona della movida di Seregno (si è trattato di un servizio coordinato). Giunti davanti al bar in questione, sito fra la stazione ferroviaria e Piazza Roma, hanno notato un folto gruppetto di adolescenti che affollavano il locale.
Solo che quei ragazzi non rimanevano all’interno del bar, bensì scendevano tutti lungo una piccola scala di servizio. Così le forze dell’ordine (con anche annesso il nucleo dei carabinieri cinofili), hanno deciso di vederci chiaro: dove stavano andando tutti quei ragazzini?
La sorpresa degli agenti e dei militari deve essere stata grande quando, scendendo per la medesima scala, si sono ritrovati in quello che doveva essere un magazzino sotterraneo, ma che in realtà era stato trasformato in una “vera e propria discoteca abusiva attrezzata di tutto punto con divanetti, tavolini, privé, luci stroboscopiche e musica ad alto volume”.
All’interno del magazzino, tutti pigiati per bene l’uno sull’altro, sprovvisti ovviamente di mascherina, c’erano circa 400 giovani di età compresa fra i 14 e i 16 anni. A causa del grande numero di persone, solamente 242 dei presenti sono stati identificati: la calca era tale che non è stato neanche possibile utilizzare i cani antidroga.
Gli agenti hanno poi scoperto che i ragazzini avevano pagato 10 euro per l’ingresso. Anzi: qualcuno di loro avrebbe anche provato a chiedere indietro i soldi spesi per accedere alla discoteca abusiva.
Alla luce di tutto quanto accaduto, la polizia ha provveduto a denunciare il titolare del bar, mentre il locale è stato posto sotto sequestro penale. Le accuse mosse sono di:
- abuso edilizio
- apertura abusiva di luoghi di intrattenimento
- lavoro in nero
- somministrazione di bevande alcoliche ai minorenni
In aggiunta, oltre ovviamente alle mancate autorizzazioni, sono stati segnalati problemi collegati alla sicurezza dei luoghi di lavoro: se fosse scoppiato un incendio, infatti, l’unica via di uscita era rappresentata da quella stretta saletta. Non sono poi mancate anche le multe per violazioni della normativa anti Coronavirus, fra cui la totale mancanza di utilizzo delle mascherine.
L’anno scorso, invece, a Roma era successa la cosa opposta: una discoteca si era finta un ristorante per poter organizzare una festa clandestina.