SlowFood, ONAF, ONAS, e quant’altri cerchino di fare formazione e cultura sul patrimonio enogastronomico italiano, fatevi da parte: chi sta facendo veramente diffusione sulla cultura dei nostri prodotti, specialmente presso i giovani, ora è McDonald’s. E a dirlo non è un portavoce del gigante del fast food americano, ma il nostro Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, presente in occasione dell’evento per celebrare il 700esimo locale italiano aperto sotto l’insegna degli archi dorati.
Come far appassionare i giovani
Certo, visto il tenore dell’incontro, lo spazio non era ovviamente il più adatto per uno slancio critico verso il mondialismo o perplessità circa l’effettiva qualità dell’offerta o il benessere degli animali negli allevamenti, ma il Ministro ci ha tenuto a entrare nel merito, sostenendo come l’attenzione di McDonald’s verso il comparto agroalimentare italiano giovi a tutti: “Aiutano intanto loro stessi (…) perché il fatturato di McDonald’s è tornato a crescere quando ha inserito carne solo italiana, quando ha inserito Montasio, Asiago e adesso la pera, lo scorso anno il pomodoro Pachino. Aiutano ovviamente i nostri prodotti di eccellenza che riescono ad avere una programmazione grazie alla stabilizzazione di alcuni centri di distribuzione come McDonald, 700 ristoranti che fanno qualcosa come un milione di pasti al giorno”
Ma è soprattutto la capacità del colosso degli hamburger di rivolgersi ai giovani a meritarsi le lodi di Lollobrigida: “Un McDonald italiano oggi ti dà dei segnali di attenzione alla qualità e ovviamente i ragazzi che lo frequentano riescono a conoscere alcuni sapori che delle volte cominciano anche ad allontanarsi dalle loro possibilità di spesa quotidiana. Ripeto, il pomodoro Pachino, l’Asiago, il Montasio, difficilmente entrano in famiglia e il contatto con i giovanissimi che frequentano McDonald, magari assaggiandoli li fanno appassionare. La pera è un frutto che purtroppo sempre meno viene consumato dai più giovani e può tornare ad essere consumato anche perché hanno occasione di assaggiarla anche in queste circostanze.” Genitori di tutta Italia che faticate a far apprezzare frutta e verdure ai vostri figli, tranquilli: ci sta pensando Ronald McDonald a dispensare prodotti ortofrutticoli freschi, d’altronde si sa, il Big Mac è tutta insalata.
McDonald’s numero 700
L’amministratore delegato di McDonald’s Giorgia Favaro non può che confermare il punto di vista del Ministro, e chiosa: “Questa azienda è cresciuta tantissimo grazie ai 150 imprenditori che lavorano su tutto il territorio nazionale e che grazie al loro impegno di tutti i giorni riescono a creare un impatto positivo sulle comunità nelle quali sono presenti”. Il ristorante numero settecento della catena è arrivato a trentotto anni dalla storica apertura del primo punto vendita, quello di Roma in zona Piazza di Spagna, e si trova anch’esso nella capitale, ma ben più in periferia, in zona Spinaceto.
Quello di McDonald’s si dimostra quindi per Lollobrigida un esempio da seguire: “consiglio a tutti di valorizzare tutti i nostri prodotti di qualità, (…) le IGP in particolare, garantiscono la qualità, la produzione, il rispetto del diritto dell’ambiente, il rispetto del diritto dei lavoratori e ovviamente il benessere delle persone che li consumano.”