È una faccenda lunga e controversa quella del contenzioso tra Sean Diddy Combs e Diageo – il tipo di faccenda che, prima di arricchirsi di una nuova puntata, necessita di un piccolo riassunto per ricordarci quanto è stato detto e, soprattutto, da dove si è generato il tutto. Ve la facciamo breve, che d’altro canto di tratta di una vicenda relativamente semplice: in parole povere il rapper in questione aveva accusato il colosso delle bevande alcoliche di razzismo di avere limitato la distribuzione delle sue etichette di vodka e tequila in particolari aree urbane a causa del colore della sua pelle.
Sean Diddy Combs, Diageo e razzismo: il primo scontro va a…
Il conflitto si trascina ormai da qualche mese, arricchita dai lampi di accuse e controaccuse: in seguito alla denuncia, Diageo si era limitata a rispondere alle accuse di Diddy Combs archiviando l’accaduto come “controversia commerciale”; salvo poi prendere la decisione di terminare ogni tipo di relazione di affari con il rapper tramite un comunicato stampa ufficiale. Un preludio per spingere l’intera causa verso l’oblio: la mossa successiva del colosso degli alcolici fu infatti di avviare una mozione per l’imposizione di un arbitrato e archiviare l’accusa del rapper.
Arriviamo dunque ai giorni nostri, e alla prima vittoria in tribunale che, come anticipato nel titolo, è stata assegnata a Diddy Combs. Come riportato da Bloomberg, infatti, il giudice Joel M. Cohen della Suprema di New York per la contea di New York ha negato la sopracitata mozione di Diageo. La causa, in altre parole, rimane in piedi.
A questo punto il rapper, secondo quanto spiegato dal suo stesso avvocato John Hueston, sarà in grado di dimostrare che Diageo non ha supportato i marchi Circo Vodka e DeLéon Tequila – le etichette di Combs citate in apertura, per l’appunto – allo stesso modo in cui invece fornisce supporto ad altri brand.
“La causa in questione è sempre stata mossa dall’idea di ottenere un trattamento giusto ed equo” ha spiegato Hueston. “La decisione di oggi rappresenta un passo importante nella giusta direzione. Diageo ha provato a porre fine a questa azione. Oggi il giudice ha categoricamente respinto questo tentativo”.
Nella squadra opposta, naturalmente, i toni sono meno entusiasti: “Anche se siamo delusi dalla decisione procedurale di oggi, è importante capire che questa non è una sentenza nel merito delle affermazioni, che riteniamo false e infondate” ha commentato un portavoce di Diageo. “Stiamo valutando tutte le opzioni legali”.