Nessuna medaglia d’oro per l’Italia, se parliamo di Paesi produttori di gelato in Europa. Nemmeno in qualità di Paese europeo esportatore di esportatore di gelato. Insomma, tutto il mondo emula cono e coppette made in Italy con stile felliniano e come se rappresentassero lo Stivale nel profondo, qui le gelaterie sorgono in ogni angolo e le aziende trasformano tutto in gelato, eppure la classifica Eurostat sembra descrivere un altro luogo. Non è affatto scontato immaginare chi ci sia al primo posto.
Nell’immaginario collettivo, se tutto l’ice cream arriva dagli States allora tutto il gelato arriva dall’Italia o comunque allude a essa. Eppure, sono ben altre le zone europee protagoniste nella produzione e distribuzione del dessert estivo più amato di tutti.
Italia e gelato: non sembra ma c’è maretta
Non abbiamo nemmeno finito di dire come le aziende più importanti d’Italia si stiano prodigando per trasformare in gelato ogni dolce e snack iconico. Non abbiamo nemmeno finito di far notare come, proprio quello del gelato, sia un trend che anche i grandi chef e pasticcieri hanno deciso di cavalcare. Invece siamo qui, a parlare di un vertiginoso aumento dei prezzi e di come l’Italia non sia il primo Paese produttore e distributore di gelato in Europa.
Secondo i dati di Eurostat relativi al 2023 si evince che la produzione totale di gelato nei Paesi Ue è calata dell’1,4% (passando da 3,3 a 3,2 miliardi di litri). Non solo, l’Italia è al terzo posto nella classifica dei maggiori produttori e al quarto nella classifica di chi ne esporta di più.
Un primo posto inaspettato
Entrando nei dettagli, Eurostat parla di 527 milioni di litri di gelato prodotti qui in Italia, battuti e non di poco dai 568 milioni di litri prodotti dalla Francia e, soprattutto dai tedeschi 612 milioni. Dunque, la Germania è il maggiore produttore di gelato in Europa. I cugini d’oltralpe conquistano, oltre all’argento, anche l’oro per quanto riguarda l’esportazione di gelato: ben un quinto delle esportazioni extra-Ue, mentre dall’Italia ne esce solamente l’11% del totale dei Paesi membri.