Le strade delle mode gastronomiche sembrano essere infinite, così come quelle del -chiamiamolo così- marketing mortuario, come le mirabolanti performance social di Taffo Servizi Funebri ci hanno insegnato. Se poi questi due sentieri si incontrano, c’è da prepararsi a qualsiasi cosa, così come ci dimostra il nuovo gadget delle onoranze funebri Roman di Conegliano con una bottiglia di gin brandizzata, e dal nome e claim inequivocabili: “Tiratisù – buono da morire”.
Trend su trend
Da una parte c’è la tendenza, ormai ampiamente inflazionata, della produzione di gin da parte di chicchessia. Al giorno d’oggi fare una produzione conto terzi del distillato commercialmente più trendy non è certo un’esclusiva di bartender o professionisti del settore, e non sono richiesti nemmeno volumi impegnativi. Basta sapere di avere una propria nicchia di mercato, magari un’idea geniale (almeno per chi l’ha concepita) su nome e immagina, e l’operazione è presto fatta.
Dall’altra parte la strategia, sdoganata dalla già citata Taffo, di voler sovvertire gli stereotipi e i tabù del settore con una comunicazione di rottura, associando alle onoranze funebri un umorismo tutto loro, ispirato alla storica funzione apotropaica di certe raffigurazioni mortuarie, e a culture che hanno un rapporto con la morte agli antipodi del nostro, come quella messicana della Santa Muerte.
Porta bene
I titolari di onoranze Roman d’altronde non sono certo nuovi ad iniziative del genere. Tra i gadget aziendali ci sono ventagli con scritto “si muore dal caldo” e accendini con un minaccioso “fuma fuma!”. Così, se durante la cerimonia di commiato per il caro estinto dovesse servire un sventagliata d’aria fresca o si senta la necessità di fumarsi una sigaretta, i clienti dell’agenzia funebre di Conegliano sono serviti. Ma adesso c’è un’altra opzione: un bel gin tonic, a base del “Agrumi Dry Gin”, rigorosamente versato dalla bara di vetro.