Scuola per pastore: alla ShepherdSchool di Arezzo le donne sono la maggioranza

Sugli otto studenti della ShepherdSchool 2025, ben sei sono donne. A dimostrazione che la pastorizia non ha ruoli di genere.

Scuola per pastore: alla ShepherdSchool di Arezzo le donne sono la maggioranza

L’immaginario collettivo (e se è per questo, anche la vita vera) è pieno zeppo di ruoli di genere. Specie per quanto riguarda la sfera del lavoro, in cui la figura maschile è prevalente. Sono quasi sempre mestieri “da uomo” quelli di muratore, idraulico, elettricista, chef, CEO e via dicendo. Ovviamente fra queste figure c’è anche il pastore… o forse no? Ebbene, per una volta le aspettative, e i ruoli, si ribaltano. Alla ShepherdSchool di Arezzo, scuola per aspiranti pastori, le donne sono la maggioranza.

Cos’è la Shepherd School

pastore

Momento momento momento. Esiste una scuola per pastori? Ebbene sì, anzi vi dirò di più. Esistono tante scuole per pastori in molti paesi europei, tra cui Francia, Spagna, Portogallo, Svizzera. La “nostra” è attiva a Stia, provincia di Arezzo, con workshop pratici programmati nella campagna toscana e romagnola. Il progetto ShepherdSchool fa parte dell’iniziativa Shepforbio, progetto Life cofinanziato dall’Unione Europea.

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La scuola dà opportunità di formazione in ambito zootecnico e della preservazione del territorio a giovani dai 21 ai 33 anni. Esistono quattro cicli formativi con studio teorico e stage pratici, rispettivamente della durata di 23 e 30 giorni. La prima parte si svolgerà fra Pratovecchio Stia e il Centro Visita Premilcuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Per tutta la durata dello stage pratico invece gli aspiranti pastori alloggeranno presso le aziende agricole coinvolte. L’iscrizione alla scuola è gratuita.

Aspiranti pastore

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Adesso che sapete tutto sulla ShepherdSchool, veniamo alla notizia che davvero ci appassiona. E che riguarda appunto i ruoli di genere legati alla pastorizia. Per una volta infatti, sono ribaltati. Fra gli otto studenti che hanno appena cominciato il corso 2025 infatti c’è una maggioranza schiacciante di donne, ben sei contro due. Chi lo dice che le donne non possano essere delle pastore? E guai a chiamarle pastorelle.

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Aspiranti studenti e studentesse arrivano da Marche, Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna e da percorsi di vita molto diversi, e non sempre scontati. C’è Caterina Blasi, 30 anni già laureata in scienze forestali. C’è Arianna Faccini, 26 anni che vorrebbe imparare di più per sostenere e gestire gli animali della sua azienda agricola. C’è infine Caterina Piermartiri, 32 anni con un passato da architetta, fotogiornalista e documentarista freelance. A dimostrazione che davvero tutti e tutte possono diventare custodi dei pascoli.