La Commissione europea ha intenzione di arrivare a produrre più cibo autonomamente, in modo da rispondere ai disagi che hanno seguito lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia: nell’annunciare i propri piani, tuttavia, ha voluto sottolineare come l’UE abbia anche intenzione di aiutare il popolo ucraino, e ha accusato la Russia di stare deliberatamente prendendo di mira le scorte alimentari ucraine per causare una carestia.
A tal proposito, la Commissione ha proposto un programma di aiuti di emergenza da 330 milioni di euro per garantire al popolo ucraino l’accesso a beni e servizi di base. Riferendosi invece alla situazione interna, la Commissione ha voluto enfatizzare il concetto che le forniture europee di beni alimentari non sono minacciate (un po’ come aveva già spiegato il ministro Stefano Patuanelli qualche giorno fa), ma è ugualmente necessario elaborare risposte a breve e medio termine per risolvere le difficoltà insorte. Risposte che, verosimilmente, potrebbero passare attraverso l’ampliamento delle aree di produzione.
“”Apriamo la possibilità di utilizzare la terra agricola che è stata esclusa dalla produzione a causa degli obiettivi Green contenuti nella Politica Agricola Comune” ha spiegato Janusz Wojciechowski, commissario europeo all’Agricoltura. “”Si tratta di circa quattro milioni di ettari: terreni che possono essere utilizzati per la produzione agricola, per la produzione di cibo e mangimi”. La Commissione, inoltre, propone fondi per un totale di 500 milioni di euro per aiutare i produttori e le imprese agricole, e suggerisce di concedere anticipi ai pagamenti diretti e di offrire una maggiore flessibilità sulle importazioni di prodotti destinati all’alimentazione animale.