Scorsese firma un appello per Mattarella e Meloni: più cinema, meno supermercati

Martin Scorsese & Co hanno scritto un appello a Mattarella e Meloni. L'oggetto: un cinema che diventa supermercato è un sacrilegio.

Scorsese firma un appello per Mattarella e Meloni: più cinema, meno supermercati

Martin Scorsese, Sergio Mattarella e Giorgia Meloni entrano in un bar. Anzi, in un supermercato: un supermercato che una volta era un cinema. E poi? Beh, poi si mettono al discutere: che il supermercato in questione avrebbe dovuto continuare a essere un cinema.

Ci perdonerete il giro di parole, ma la situazione – per quanto legittimamente serie – si prestava fin troppo. Il punto è che la crisi delle sale cinematografiche, chiuse ed eventualmente riconvertite in altre destinazioni, è talmente ingombrante da avere attraversato l’oceano ed essere giunta nella terra a stelle e strisce. Dove, per l’appunto, ha trovato terreno fertile per appelli ai capi di Stato.

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giorgia meloni

Dicevamo: l’oggetto del contenzioso, se così lo vogliamo definire, è la preoccupazione per il futuro delle sale cinematografiche. È relativamente recente, per capire il polso della situazione, il caso dello storico cinema Ambrosio di Torino ora declinato come punto vendita del pollo fritto di casa KFC.

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Tra i firmatari troviamo Martin Scorsese, Jane Campion, Wes Anderson, Ari Aster. Il loro appello – che riprende altre riflessioni di Renzo Piano – è finito tra le pagine del Corriere della Sera, e nella lista dei destinatari spiccano i nomi del presidente Sergio Mattarella e della premier Giorgia Meloni.

“Come ben riflette in modo eloquente Renzo Piano sulla situazione attuale di Roma – si legge nell’appello in questione –  è chiaro che il tentativo di riconvertire spazi destinati al possibile rinascimento culturale della Città Eterna in hotel, centri commerciali e supermercati è del tutto inaccettabile”.

La metamorfosi in avamposto della grande distribuzione rappresenterebbe “un profondo sacrilegio non solo per la ricca storia della città, ma anche per il patrimonio culturale da lasciare alle future generazioni”. Scorsese, è bene notarlo, è di fatto il primo firmatario; e invita “i colleghi di tutto il mondo, direttori di festival e tutti gli operatori culturali” a unirsi sotto il suo vessillo.

“Questa lettera è indirizzata anche personalmente al Presidente Sergio Mattarella e al Primo Ministro Giorgia Meloni” si legge ancora, “per impedire qualsiasi conversione degli spazi culturali di Roma. È nostro dovere trasformare queste “cattedrali nel deserto” abbandonate in veri templi della cultura, luoghi capaci di nutrire le anime sia delle generazioni presenti che di quelle future”.