Uno “sciopero vegano” è associato alla manifestazione di oggi a Roma, in occasione della visita in Italia dell’attivista per il clima Greta Thunberg. In difesa dell’ambiente, studenti e giovani di “Fridays for Future” si sono trovati in piazza del Popolo per la manifestazione “È tempo di cambiare”: per gli interventi, in piena filosofia “green” è stato allestito un parco a pedali che fornirà l’energia all’impianto grazie a 120 biciclette. L’occasione per il ritrovo in favore del clima è il viaggio in Italia della giovane Greta (che si è rigorosamente mossa in treno e auto elettriche), che giovedì è anche intervenuta in Senato nel corso del seminario “Clima, il tempo cambia”, voluto dalla presidente Elisabetta Casellati.
Quello che forse vi era sfuggito, di questa attesissima visita in Italia di uno dei personaggi più in voga del momento, è che per il 19 aprile è stato indetto anche uno scioperio vegano, su iniziativa della Lav , la Lega Anti Vivisezione e di www.cambiamenu.it. L’invito, rivolto a tutti gli Italiani, è stato quello di “scioperare” dai prodotti animali, astenendosi dal consumare carne, pesce uova e derivati del latte, e diventando vegani per un giorno. Che un più attento consumo di alimenti di origine animale possa aiutare il clima, infatti, è ormai cosa risaputa, e anche la giovane Greta aderisce alla causa veg. Un’iniziativa di sensibilizzazione verso un tema importante, dunque: ma quali risultati ha portato?
In occasione di questa giornata, la Lav non si è limitata a chiedere di scioperare sulla carne, ma ha anche lanciato un appello a governo e parlamento affinché vengano attuate le seguenti azioni: fine dei sussidi pubblici alla zootecnia, misure di forte vantaggio fiscale per le proteine vegetali rispetto a quelle animali, policy per gli appalti della ristorazione in favore di alimenti di origine vegetale, inclusione delle emissioni del settore zootecnico nei target di riduzione di emissioni di gas serra.
Il futuro del clima è vegan!
1° #VEGANCLIMATESTRIKE e 4 AZIONI:
✅stop sussidi zootecnia
✅vantaggio fiscale per le proteine vegetali
✅appalti ristorazione in favore di alimenti veg
✅emissioni zootecnia nei target riduzione@GretaThunberg @FridaysItaly https://t.co/RAeEoJ2Zo2— LAV (@LAVonlus) 19 aprile 2019
Se la manifestazione in piazza del Popolo è stata un succeso, con 25mila giovani festanti che hanno ascoltato la loro “leader” Greta lanciare accorati appelli dal palco (“Siamo a un bivio per l’umanità, è ora che dobbiamo scegliere il sentiero da prendere!”, ha detto la giovane svedese), lo stesso però non si può dire per l’iniziativa lanciata dalla Lav.
Forse per carenza di un’adeguata comunicazione, non sembra infatti che l’appello per lo sciopero veg abbia avuto il successo sperato. Ovviamente non abbiamo né possiamo avere dati sicuri sulle scelte alimentari odierne degli Italiani, che magari nel loro privato hanno deciso di non portare carne in tavola, ma i social sembrano non avere granché preso in considerazione l’iniziativa.
L’hashtag lanciato per questo primo sciopero nazionale veg, #vegaclimatestrike, mostra infatti dei risultati un po’ sottotono, con qualche tweet e post entusiasta della stessa LAV e di poche altre associazioni del mondo veg. Non migliore la situazione su Instagram, dove cercando l’hashtag vengono fuori meno di cento risultati. Forse il cibo veg non è particolarmente fotogenico.
[Foto: LAV]