È un lago non sempre limpido, quello dei buoni pasto – un lago che a quanto pare si è appena arricchito di uno squalo. Satispay ha annunciato il proprio approdo nel mercato dei buoni pasto e lo fa modo suo, ossia azzerando (o quasi) le commissioni; uno squillo di tromba che inevitabilmente porterà gli attuali operatori – come Edenred o Sodexo, tanto per fare due esempi a caso – a sentire il fuoco della concorrenza e ad adattarsi pena la perdita dei clienti e una potenziale uscita dal mercato.
Satispay Buoni Pasto – questo il nome eloquentissimo del servizio in questione – consisterà, stando a quanto lasciato trapelare, in ticket disponibili esclusivamente in formato digitale spendibili a partire dal primo di ottobre presso gli oltre 70 mila pubblici esercizi, supermercati, pub, pizzerie già presenti sul proprio network di pagamento.
Satispay e i buoni pasto: i dettagli sul nuovo servizio
Il mercato dei buoni pasto, come abbiamo accennato in apertura di articolo, non potrà fare a meno di reinventarsi per accomodare l’entrata in scena di Satispay e la forte corrente di concorrenza che ne consegue. Dai piani alti dell’azienda torinese, d’altro canto, non fanno mistero della propria ambizione: “Satispay Buoni Pasto cambia totalmente le regole del gioco e punta ad avviare una trasformazione del comparto”, ha commentato a tal proposito Alberto Dalmasso, co-founder e Ceo di Satispay.
L’obiettivo di questo nuovo progetto, spiega Dalmasso, è di fatto quello di creare un nuovo strumento che possa essere apprezzato tanto dagli utenti quanto dagli esercenti. Non a caso, l’avrete certamente intuito, la cosiddetta “spallata” alle commissioni (nessuna per importi fino ai dieci euro e appena venti centesimi per gli importi superiori) a cui abbiamo fatto riferimento qualche riga fa rappresenta un’importante (e allettante) vantaggio. Dalmasso non ha dubbi: gli esercenti sono “soggetti chiave del tessuto imprenditoriale locale”, e in quanto tali “non devono essere caricati da commissioni insostenibili, oggi pagate per evitare di perdere la clientela”.
“Per le aziende che lo adotteranno” continua il CEO in riferimento a Satispay Buoni Pasto “rappresenterà anche una chiara scelta etica, orientata a generare ricadute positive sia per i propri dipendenti che per gli esercizi commerciali di prossimità. Satispay Buoni Pasto è una nuova opportunità per le aziende, sempre più impegnate nell’evoluzione di una cultura di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale, nonché nello sviluppo di policy di welfare attrattive per il mantenimento dei talenti”.
I buoni pasto a “marchio” Satispay verranno caricati in un portafoglio separato sull’app del dipendente, che potrà poi pagare con i pochi e consueti passaggi che già regolano il funzionamento “tradizionale” del servizio. In caso di importo superiore al buono pasto, infine, lo scarto verrà prelevato direttamente dal portafoglio digitale personale.