Fipe Confcommercio Sud Sardegna chiede a gran voce la riapertura dei ristoranti anche per il servizio di cena nella regione, forte di numeri rassicuranti sul fronte della pandemia.
Attualmente il tasso di positività nella Regione è intorno al 3%, e negli ultimi giorni c’è stato un netto calo dei pazienti ricoverati in ospedale. Così, alla luce di questi seppur lievi miglioramenti, il presidente di Fipe Confcommercio Sud Sardegna Emanuele Frongia è sicuro che sia il momento di lasciare liberi i ristoratori di svolgere il loro lavoro a pieno regime. “Siamo contenti di poter servire di nuovo ai tavoli i nostri clienti almeno a pranzo, ma questo non basta”, sostiene, spiegando che “i tempi siano maturi per poter riaprire in totale sicurezza anche la sera”.
D’altronde, dice, “tutti conosciamo le regole da rispettare, e pretendiamo che tutti le rispettino, chiediamo anche che le autorità preposte svolgano maggiori controlli. Non c’è alcuna evidenza scientifica alla base della decisione di chiusura per le ore di cena. Non ha spiegazioni, quindi, l’accanimento contro i ristoratori i quali stanno continuando a fallire”.
“Non chiediamo un pieno ritorno alla normalità”, spiega Emanuele Frongia a nome della categoria dei ristoratori “ma basterebbe un’apertura almeno fino alle 23”.
[Fonte: Unione Sarda]