I ristoratori di IoApro aumentano di numero, raccolgono sempre più adesioni e ora un comitato in Sardegna si è mosso per far sentire la propria voce: vogliono riaprire “come a Bolzano“.
Anche nell’hinterland cagliaritano, nel sud della Sardegna, molti bar avevano aperto in segno di protesta e questa mattina una delegazione è stata ricevuta a Cagliari dall’assessore regionale del Commercio e Turismo, Gianni Chessa, per proporre la propria richiesta: tornare in zona “gialla“.
“È stato un incontro cordiale e costruttivo – ha spiegato un portavoce dei ristoratori IoApro – Noi abbiamo chiesto che la Sardegna sia come Bolzano, con le aperture di mattina e di sera, sino alle 22, con il conto sul banco un quarto d’ora prima (anche se in realtà, in Alto Adige da domenica tutto potrebbe cambiare, come la chiusura proprio dei ristoranti, NdR)”
“Ora ci attendiamo risposte e fatti – continua il portavoce – Il comitato Io apro sta crescendo, riceviamo adesione da tantissimi colleghi, ma anche da titolari di palestre e di operatori del mondo dello spettacolo. Se queste risposte non dovessero arrivare siamo pronti a organizzare un’apertura generale di protesta – incalza – occorrono fatti e anche in fretta perché ne va della nostra sopravvivenza“.
“Condivido le preoccupazioni e le richieste degli imprenditori che operano nel settore della ristorazione, dello sport e dello spettacolo, che da tanto tempo sono costretti ad aperture limitate – ha spiegato dopo la riunione l’esponente della giunta Solinas – La Sardegna deve essere subito riclassificata in ‘zona gialla’, consentendo a questi lavoratori di riaprire le proprie attività e tutelare il proprio lavoro, evitando ulteriori penalizzazioni“.
[ Fonte: ANSA ]