È successo in Sardegna: i Carabinieri arrivano per far sfollare un bar con assembramenti e si vedono minacciati da un cliente armato di motosega.
Tutto è accaduto l’altra sera in un bar di Villamar, nella parte meridionale della Sardegna. Come di sicuro ricorderete, la Sardegna è passata da zona bianca a zona arancione. Questo vuol dire che bar e ristoranti possono fare solo asporto e domicilio, ma non servire ai tavoli o dentro al locale. Ma anche quando la Sardegna era zona bianca, gli assembramenti erano comunque vietati.
L’altra sera una telefonata ha segnalato ai Carabinieri la presenza di assembramenti nel bar in questione. Così le pattuglie della Stazione di Villamar e della Compagnia di Sanluri si sono subito recate sul posto. Giunte qui si sono accorte che quel bar era pieno di gente: dentro c’erano circa cento persone.
Come se non bastasse, il titolare del locale non aveva affisso neanche il cartello che indicava la capienza massima del locale (in questo caso di venti persone). Così i Carabinieri hanno provveduto a sfollare lentamente la folla di clienti. Il tutto generando qualche protesta.
Il problema è stato che uno di essi, un agricoltore di 40 anni, dopo essere uscito dal locale, è andato verso la propria auto e qui ha preso una motosega. Poi è tornato di fronte al bar e l’ha accesa, brandendola con intenti minacciosi contro i Carabinieri. Il risultato? I militari hanno provveduto a identificarlo e a denunciarlo con le accuse di porto di oggetti per offendere e disturbo della quiete delle persone. Inoltre la motosega è stata sequestrata.
Sanzioni, ovviamente, anche per il titolare del bar per mancato contingentamento degli ingressi e mancato rispetto delle norme anti Coronavirus.