Aiuti alimentari consegnati sulla base razziale: sono le accuse mosse al sindaco leghista di San Germano Vercellese, Michela Rosetta, che è stata arrestata su disposizione del gip del tribunale di Vercelli. Secondo le accuse (confermate da alcune intercettazioni) il sindaco, che si era già distinta per alcune iniziative del tutto discutibili contro i migranti, come quella che vietava l’accesso al parco giochi ai figli degli extracomunitari che non pagavano regolarmente la mensa.
Prima gli Italiani, insomma, e prima gli Italiani anche nella distribuzione dei pacchi alimentari per l’emergenza Covid: agli Italiani capesante e mazzancolle, agli immigrati pacchi “da sfigati”.
Secondo le indagini (che accusano di peculato il sindaco, il vice sindaco e due membri del suo consiglio comunale), le derrate alimentari acquistate dal Comune di San Germano Vercellese per aiutare le famiglie in difficoltà con la crisi del Coronavirus venivano gestite con totale arbitrarietà, e sistematicamente finivano nelle mani di chi non ne aveva realmente bisogno.
Se poi una donna musulmana chiede di non mangiare il prosciutto, così come la sua religione prevede, allora viene punita finendo fuori dal registro degli aiuti: è stato proprio questo caso a far scattare le indagini, che sono partite dopo la segnalazione di una cittadina che aveva subito questa discriminazione razziale.
[Fonte: Il Corriere della Sera]