Negli Stati Uniti la città di San Francisco segue a ruota l’esempio di New York: ristoranti e bar da adesso non dovranno più controllare il Green Pass dei clienti.
A partire da questo venerdì, infatti, ristoranti, bar e palestre al chiuso non dovranno più chiedere ai clienti la prova dell’avvenuta vaccinazione o un test negativo per il Coronavirus.
Questa decisione metterà fine a una restrizione che era stata imposta ad agosto: San Francisco era stata la prima grande città degli USA a imporre il requisito della vaccinazione completa per poter entrare in questi luoghi al chiuso.
San Francisco è sempre stata una delle città più caute nella revoca delle restrizioni anti Coronavirus. Nel corso delle ultime settimane, infatti, è stato revocato l’obbligo della mascherina al chiuso nella maggior parte degli ambienti e l’obbligo di mascherina nelle scuole pubbliche (quest’ultima restrizione verrà tolta da sabato in tutta la California).
Tuttavia, esattamente come a New York, se ristoranti e aziende vorranno continuare a chiedere la prova dell’avvenuta vaccinazione, sarà una loro scelta: non sono più obbligati a farlo, ma se per politica aziendale volessero continuare a controllare il Green Pass, nessuno gli negherà tale possibilità.
Unica eccezione a tutto ciò saranno i mega eventi indoor con più di 1.000 partecipanti: qui bisognerà per forza esibire un Green Pass con l’avvenuta vaccinazione. Tutto questo è stato reso possibile perché circa l’83% dei residenti è totalmente vaccinato, mentre il numero dei casi e dei ricoveri è sufficientemente basso.
Anche la città di Berkeley abbandonerà tale requisito venerdì, mentre Los Angeles sta valutando di muoversi nella stessa direzione. A proposito: San Francisco non ha mai multato nessuna attività commerciale per aver violato l’obbligo di controllo del Green Pass, anche se è vero che ha chiuso le attività al coperto di diverse aziende, come quanto accaduto per le ripetute violazioni di In-N-Out Burger.