Tutti noi ormai conosciamo l’esuberanza di Salt Bae, imprenditore/ristoratore diventato famoso per il “pinch of salt” messo teatralmente su una costosissima bistecca. Ebbene, è sotto accusa da una cameriera, che dichiara di essere stata “costretta a mostrare i piedi nudi” a un cliente, durante il turno presso il ristorante situato a New York.
La notizia è uscita sul The Sun, confermando quindi la quarta azione legale cui è sottoposto il ristorante newyorkese di Nusret Gökçe (vero nome di Bae), tutte portate avanti da camerieri o clienti. Tutto ciò mentre il suo impero (anche mediatico, oltre a quello concreto costituito da oltre 30 locali sparsi nel mondo) vacilla e fallisce. Sarà forse questo il motivo per cui Bae ha deciso di ridurre i proverbiali prezzi, della propria offerta gastronomica, che da stratosferici (robette da 161 mila euro) ora sono solamente folli.
La questione dei piedi
Chi accusa Bae è Cattysha Flores, una dipendente che ha lavorato presso la steakhouse Nusr-Et Midtown da maggio 2019, intentando poi una causa a luglio 2021. Testimonia della politica aziendale sacra che il proprietario imponeva al personale, ovvero di non lamentarsi dei clienti, nemmeno in casi al limite dell’assurdo. Uno di questi episodi, uno di quelli più gravi e che la donna denuncia, riguarda un uomo che le chiede di mostrare i piedi nudi.
Oltre al danno, la beffa, perché Salt Bae – sostiene la dipendente – le avrebbe detto di stare al gioco poiché il cliente era “noto per dare una mancia di 100 dollari quando vedeva esaudite le richieste” assurde. Flores racconta di ulteriori episodi (come quando un cliente ubriaco l’ha quasi costretta a baciarlo afferrandola per un braccio), che alla base parlano sempre di un Salt Bae accondiscendente e complice dei clienti: minimizzava gli episodi, giustificava azioni e richieste mascherandole con un “ma è ubriaco“. Insomma, il ristoratore a quanto sembra non è mai dalla parte del proprio personale.