Un nuovo tempio della tamarraggine carnivora, questa volta costruito nella Città Eterna. Salt Bae, nome d’arte di Nusret Gökçe, ha da poco annunciato un approdo a Roma: non mancherà il sale, doverosamente fatto cadere da un avambraccio sudato; anche se a oggi, con il nastro dell’inaugurazione ancora da tagliare, a essere particolarmente salati sono soprattutto i commenti dei romani.
L’annuncio, come di consueto e in un certo senso anche d’obbligo per un personaggio che ha costruito la propria pretesa alla fama sulle vetrine dei social, è arrivato tramite un post su Instagram pubblicato dallo stesso Gökçe: un breve video di appena una manciata di secondi in cui vediamo il nostro protagonista sfilare da una busta quello che potremmo presumere essere un contratto, firmarlo e infine ammirarlo con vivace teatralità. I locali, come dicevamo, non hanno particolarmente gradito la novità.
La reazione e gli sfottò dei romani
Diciamoci la verità – non è certo cosa rara trovare abbondanti grappoli di insulti e sfottò nei video e nelle foto pubblicate su Instagram da Salt Bae. C’è chi critica il suo stile, appariscente fino alla prepotenza; chi ricorda con ironia i picchi di tamarraggine rappresentati dalle bistecche laminate in oro (allo stesso tempo criticando, è chiaro, i prezzi assurdi dei suoi ristoranti); perfino chi ancora ricorda con fortissimo disappunto le sue azioni (non con la palla tra i piedi!) ai Mondiali in Qatar.
Sono invece ben pochi, e chissà che non vengano sistematicamente rimossi dallo stesso SB (o dal suo staff, si capisce), i commenti che denunciano il lato più oscuro di quello che, a un primo sguardo, potrebbe apparire come un ometto spaccone, costantemente sopra le righe, ma fondamentalmente inoffensivo (a meno che non si tratti del buon gusto, ecco).
Ma torniamo a noi, e all’approdo a Roma. I romani sono stati rapidi nell’alzare un muro di sfottò per rimbalzare la presunta grandiosità di Salt Bae: “Nun te volemo” scrive un utente con l’apprezzabile dono dela sintesi. “Manco hai aperto ma già te lo dico: abbassa i prezzi!” gli fa eco un secondo, evidentemente più attento alle questioni di carattere sociale: “Stattene pure a Dubai, fenomeno da baraccone“, conclude un terzo.
Vale la pena sottolineare che, a oggi, ancora non esistono coordinate spazio-temporali precise per individuare una eventuale data di apertura del ristorante romano di Gökçe o la sua stessa location. La stessa didascalia lascia trapelare poco o niente: “Italia, sei pronta? Apriremo un ristorante a Roma”. Occhi puntati sul mosaico social di Salt Bae, in altre parole: tra una foto con un vip e una spolverata di sale, chissà che non si lasci sfuggire qualche informazione in più.