A Vicenza un tradizionale pranzo pasquale non è andato proprio come previsto: la salsa ucraina cucinata dalla badante pare che abbia intossicato 8 persone a Pasqua. Non si conoscono molti dettagli riguardo a questa vicenda, ma secondo quanto riportato da Il Giornale di Vicenza è certo che la causa dell’intossicazione vada ricercata in una salsa con uova e cipolle rosse cucinata dalla badante seguendo una ricetta tipica del suo Paese. Sembra che il problema sia nato a causa dell’utilizzo di uova non fresche (difficile che le cipolle possano dare di questi problemi). Sono otto le persone che sono state male: la cuoca con relativa famiglia, nonché l’anziana seguita dalla badante con rispettivi parenti. I sintomi sono stati quelli classici di questo tipo di intossicazioni:
- dolori addominali
- vomito
- diarrea
Tutte e otto le persone intossicate sono state prontamente visitate, curate e nel giro di qualche giorno staranno meglio.
Sulle uova normalmente non è indicata una data di scadenza, bensì un termine minimo di conservazione : mangiando le uova entro quella data si è tranquilli sia dal punto di vista della salute (non ci dovrebbero essere proliferazioni batteriche anomale in grado di provocare intossicazioni) e le caratteristiche organolettiche del prodotto sono mantenute.
Passato il termine minimo di conservazione, le uova non dovrebbero presentare problemi di proliferazione batterica (visto che parliamo di termine minimo e non di data di scadenza), ma potrebbero esserci problemi di alterazioni delle caratteristiche organolettiche. Tuttavia, prima di consumare un uovo dopo il termine minimo di conservazione, è sempre bene assicurarsi che non ci siano variazioni di colore o odore che potrebbero indicare una non perfetta salubrità di quell’uovo.
[Crediti | Il Giornale di Vicenza]