Salmone allevato: secondo uno studio è insostenibile e poco nutriente

Secondo uno studio di Feedback Global l'allevamento del salmone è insostenibile, poco etico e produttore di un alimento molto meno nutriente di quanto non si dia a credere.

Salmone allevato: secondo uno studio è insostenibile e poco nutriente

Secondo uno studio condotto da Feedback Global l’allevamento del salmone è una pratica insostenibile dal punto di vista ambientale, eticamente scorretta e rivolta alla produzione di un alimento meno nutritivo di quanto si creda.

Secondo gli autori della ricerca, portata avanti in collaborazione con le università di Cambridge, Lancaster e Liverpool, la crescente domanda di salmone sta causando lo spreco di milioni di tonnellate di sgombri, sardine e acciughe che al posto di essere destinate al consumo umano, vengono ridotte a mangime.

Stando agli studiosi di Feedback Global, anche i dubbi etici legati all’allevamento del salmone sono molti. Il pesce che diventerà mangime infatti, viene prelevato perlopiù da mari e paesi caratterizzati da una forte insicurezza alimentare. Un vero paradosso dunque dietro ad un sistema pensato per venire in contro alla domanda di pesce dell’Europa e dell’America del Nord, dove il salmone viene venduto come alimento sano e nutriente.

Salmone-allevamento

Anche su questo fronte i ricercatori sollevano delle obiezioni sottolineando come il salmone allevato contenga appena la metà dei nutrienti del salmone selvaggio e al massimo un terzo – se non meno – di quelli contenuti in sgombri, sardine e acciughe, pesci “poveri” dai grassi preziosi.

Per gli autori dello studio dunque sarebbe molto più conveniente destinare direttamente all’uomo il pesce che invece viene trasformato in mangime, o almeno usare quest’ultimo per altri tipi di allevamento meno impattanti come ad esempio quello delle carpe. Aggiustare il tiro in questo senso, secondo i calcoli, potrebbe aumentare la produzione globale di pesce di circa 6.1 milioni di tonnellate e lasciarne in mare quasi 4 milioni, preservando gli stock ittici.