Salmo sceglie di essere gentile con l’aragosta che voleva mangiare

Salmo sceglie la vita. Dell'aragosta che decide di liberare, con documento video e caption motivazionale. Ma servono questi gesti?

Salmo sceglie di essere gentile con l’aragosta che voleva mangiare

Considera l’aragosta, esortava David Foster Wallace in un saggio evergreen. Lo stesso deve aver pensato il rapper Salmo, che ha deciso di comprarne una apposta per liberarla. Il cantante sardo si è filmato sulla spiaggia mentre racconta l’accaduto: “Mi sono seduto al ristorante e mi hanno offerto l’aragostona. Mi ha guardato negli occhi e niente: l’ho comprata e adesso la liberiamo”.

Una storia alla Homer Simpson (finita bene)

salmo-libera-aragostaIl momento in cui Salmo libera l’aragosta

Chi si ricorda la puntata dei Simpson con protagonista Pizzicottina, l’aragosta di cui Homer si prende cura al pari di un cucciolo, e forse meglio di un figlio? Peccato che quella storia finisca male, con un Homer preso dall’ingordigia che si mangia la sua adorata, piangendo disperato con tanto di bavaglione. Beh, qui succede il contrario.

Maurizio Pisciottu, in arte Salmo, è in vacanza nella sua terra, la Sardegna. Nel video di 36 secondi caricato su Instagram (e già sparito) è lui stesso a raccontarci e mostrarci come è andata. Al ristorante (non è specificato quale o dove) gli viene offerta “l’aragostona”. Lei presumibilmente lo guarda negli occhi, lui si impietosisce. Così il cantante decide di comprarla, ma non a fini gastronomici.

Infilato l’artropode in un busta, come vediamo dalla presa diretta in camera, si dirige verso il bagnasciuga dove la butta in acqua. E si congeda dicendo: “Che facciamo, ce ne andiamo? Dai, mi ringrazi dopo”. E in caption scrive: “In un mondo dove puoi scegliere di essere qualsiasi cosa, scegli di essere gentile”.

La liberazione acchiappa click

salmo-storieSalmo libera anche la cozza

Non sappiamo se il filmato di Salmo sia una curiosità, un invito all’emulazione, o semplicemente un modo per guadagnare empatia (e visualizzazioni). Però sappiamo di certo che non è stato il primo a compiere un’azione simile, compresa la narrativa più e meno teatrale. La “moda” di acquistare aragoste per poi liberarle è partita l’anno scorso sempre dalla Sardegna. In quell’occasione una turista svizzera in vacanza a Golfo Aranci in Gallura aveva compiuto lo stesso identico gesto. Il tutto, rigorosamente filmato.

Viene da farsi qualche domanda. Primo: a cosa serve? Prendere e buttare un animale in mare a caso senza capire da quale ecosistema provenga potrebbe essere ugualmente dannoso rispetto a mangiarlo. Tra l’altro, come svela Today, l’aragosta in questione con molta probabilità è di allevamento. Quindi oltre al danno, la beffa. Secondo: serve filmarsi? Azioni così, che paiono mettere in luce più la persona che il gesto o la questione molto più ampia e complicata della crudeltà sugli animali, lasciano il tempo che trovano. Di sicuro non sensibilizzano, anzi fanno solo scoppiare polemiche.

Tanto che, a fronte di commenti parecchio scettici, il video è già stato cancellato. E poche ore dopo, come a dire che adesso vi zittisco tutti, Salmo rilancia sulle sue storie. Stavolta con una cozza. “E niente, zio Angelo del chiringuito mi ha portato le cozze. E non ce l’ho fatta raga”. Prende la cozza, la butta in mare e le fa ciao ciao con la manina. Li avrà anche salvati questi molluschi, ma di certo li ha dati in pasto a noi, il pubblico.