È stato pubblicato un nuovo richiamo sul sito Salute.gov dopo quelli relativi agli Spinaci italiani con mozzarella e condimenti ai formaggi di Decò Italia, ai Cuori di Iceberg di Despar e al Riso Vialone Nano di Curtiriso: è stato ritirato dal commercio, infatti, un singolo lotto del Salame crudo Tradizionale di Agrisalumeria Luiset a causa di un rischio microbiologico. Sul sito la data di pubblicazione dell’allerta è quella del 1 febbraio 2023, mentre sull’avviso di richiamo vero e proprio la data effettiva dei controlli è quella del 27 gennaio 2023.
Salame crudo Tradizionale di Agrisalumeria Luiset: richiamo per Salmonella e Listeria
La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Salame crudo Tradizionale, mentre sia il marchio del prodotto che il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore è Agrisalumeria Luiset. Invece, sia il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato, sia il nome del produttore è Agrisalumeria Luiset di Casetta Mauro, con sede dello stabilimento in via Trino 107 a Ferrere, provincia di Asti.
Il numero del lotto di produzione coinvolto nel richiamo è 121222. In questo caso sull’avviso di richiamo non viene indicata la data di scadenza o il termine minimo di conservazione in quanto trattasi di prodotto venduto sfuso. Invece l’unità di vendita è rappresentata dal salame crudo dal peso di circa 400 e 700 grammi.
Il motivo del richiamo è un rischio microbiologico, più precisamente la possibile presenza di Salmonella e di Listeria nel lotto sopra indicato.
Nelle avvertenze i consumatori sono pregati di non consumare i numeri di lotto sopra indicati del prodotto in questione e di riportarlo presso il punto vendita di acquisto se già acquistato e presente in casa.
Sempre rimanendo in tema di salumi o prodotti derivanti da carni animali, di recente sono stati richiamati dal commercio anche alcuni lotti del Tastasale di Il Pronto da Cuocere, del Salame Milano La Bottega del Gusto, del Salame Milano Il Tagliere del Re, del Salame felino di Regione che vai, del Salame stagionato di Salumificio Colli e del Salame morbido di SA.MO.
Ricordiamo che sia Salmonella che Listeria possono provocare o sintomi riferibili a gastroenteriti (quindi con nausea, vomito e diarrea), sia sindromi decisamente più gravi che, in taluni casi, possono portare anche a morte. Per questo motivo, vista la possibile presenza combinata dei due batteri patogeni, è più che mai imperativo evitare di mangiare il numero di lotto sopra indicato del salame oggetto del richiamo.