Saboris Antigus 2024: alla scoperta della Sardegna più autentica

L'entroterra sardo della Trexenta e del Sarcidano mette in scena le proprie tradizioni gastronomiche (e non) più sincere, ogni domenica, fino al 22 dicembre. Tutto quello che c'è da sapere su Saboris Antigus 2024.

Saboris Antigus 2024: alla scoperta della Sardegna più autentica

Parte da Gergei Saboris Antigus 2024, il viaggio attraverso nove comuni dell’entroterra sardo distribuiti in due regioni storiche della Sardegna centro meridionale, la Trexenta e il Sarcidano. Un viaggio tra prodotti e produttori, tra tradizioni e storia, tra cultura e territorio, che punta a valorizzare il grande patrimonio enogastronomico di queste terre.

Saboris Antigus, come ama dire chi ci lavora e chi l’ha vissuto, è un “incontro di cibi e di persone”, in cui i sapori si mescolano e un popolo trova l’occasione di raccontarsi attraverso il mezzo più antico di sempre, il cibo, che si fa veicolo di costruzione di legami e strumento di relazione tra le persone.

Protagonista a Saboris Antigus è la Sardegna più autentica, quella fatta di coltivazioni storiche e di grande valore, dalla mandorla sa tunda redda alle olive che rendono l’extravergine così ricco di calore. I prodotti locali vengono valorizzati attraverso un calendario di date che copre un territorio vasto, quello di una Sardegna diversa, fatta di immense distese verdi e piccoli paesini in cui la cultura locale rimane immutata da decenni.

Nata nel 2013, Saboris Antigus arriva quest’anno alla sua undicesima edizione, avendo ottenuto nel suo percorso risultati straordinari nel promuovere con successo l’intera area geografica, i comuni partecipanti e il loro immenso patrimonio materiale e immateriale: dalle festività e tradizioni popolari, ai monumenti storici, dalle ricette dei piatti tipici che si tramandano da generazioni, alla lavorazione dei diversi prodotti che contraddistinguono i comuni coinvolti riuscendo ad attrarre numerosi visitatori in un periodo di bassa stagione e in zone solitamente non battute dal turismo di massa.

Le tappe di Saboris Antigus

malloreddus formati sullo strumento

Parte da Gergei questo viaggio, con la prima tappa di una manifestazione che andrà avanti fino alla fine dell’anno. Un borgo vivace animato da artigiani, pastai, profumi di mare che si mescolano con l’entroterra dando vita a connessioni inaspettate. Tavolate di legno di persone in festa che brindano davanti a un piatto di curlungiones fritti, o che aspettano che la griglia all’aria aperta restituisca loro succulente anguille alla brace. Ci sono i bambini che giocano in piazza con i giocattoli in legno, proprio come si faceva un tempo, e le signore del paese che intessono pani festivi e preparano a mano fregula e malloreddus. Una festa, insomma, di quelle che celebrano realmente le tradizioni più antiche e radicate, che in queste zone sono da sempre portate avanti con un orgoglio e con un senso di appartenenza raro quanto esemplare.

Il circuito di eventi, supportato dalla Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, che fa da guida in tutta la promozione dell’evento, e dalla Regione Autonoma della Sardegna, proseguirà poi il 3 novembre a Selegas e il 10 a Serri, il 17 e il 24 Siurgus Donigala e Gesico. Il 1° dicembre è la volta di Suelli, l ‘8 a Guasila, il 17 a Nurri e il 22 dicembre si chiude la kermesse a Mandas.

La capacità di accoglienza di questi luoghi, felici di raccontarsi con tutto l’onore di cui sono capaci, può certamente essere un nuovo punto di forza turistico per una regione straordinaria, che a lungo ha visto il suo meraviglioso mare al centro di flussi stagionali, che vanno forse rivisti e integrati alla luce di tanta ricchezza.

Le novità dell’undicesima edizione

La nuova edizione di Saboris Antigus si propone di ampliare l’ambito di discussione oggetto della rassegna fornendo dei momenti di confronto e dialogo su alcune tematiche legate al cibo e al consumo di cibo grazie ad alcuni eventi collaterali durante i quali alcuni ospiti di rilievo dialogheranno con alcuni chef sardi. Inoltre, è prevista la realizzazione di un ricettario in cui saranno protagonisti i piatti tipici della tradizione e le materie prime locali ma anche i nuovi approcci gastronomici, grazie all’integrazione di alcune ricette proposte da chef sardi che apporteranno una prospettiva innovativa e contemporanea ai piatti proposti.

Il ricettario, che verrà stampato e rilegato accuratamente e che diventerà una pubblicazione di pregio, sarà sviluppato grazie al coinvolgimento di una cuoca esperta nella preparazione di ricette tradizionali, che avrà il compito di fornire tutte le informazioni utili per consentire di replicare la realizzazione delle preparazioni gastronomiche. Il volume punterà anche sull’impatto visivo delle immagini, realizzate da Francesco Pruneddu, un fotografo professionista specializzato in food photography.

L’edizione 2024 vuole anche incrementare l’attenzione verso tutti gli aspetti legati al mondo della sostenibilità, promuovendo l’utilizzo di ingredienti biologici e a filiera corta, la conservazione delle risorse naturali e uno sviluppo diffuso, sostenibile e duraturo grazie soprattutto al coinvolgimento dei numerosi produttori presenti sul territorio.

 

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