Siamo solo agli inizi, in parole povere. Dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina il prezzo del cibo (e anche del carburante) è salito alle stelle, con grano e mais che hanno raggiunto valori da record storici e il blocco alle esportazioni di fertilizzanti russi che mette ancora più in difficoltà il settore agricolo globale.
Vladimir Putin, tuttavia, ha voluto avvertire il mondo che i prezzi globali dei prodotti alimentari aumenteranno ancora, e lo faranno in particolar modo se le nazioni del blocco occidentale, che hanno deciso di condannare in maniera unanime le azioni del leader russo, continueranno a intensificare la pressione economica sulla Russia. L’intenzione di Putin è soprattutto quella di proteggere il ricavato delle esportazioni: in una recente riunione governativa presieduta dallo stesso presidente russo, infatti, il ministro dell’agricoltura Dmitry Patrushev ha spiegato che la sicurezza alimentare è assicurata, e che Mosca continuerà a rispettare i suoi obblighi di esportazione per i mercati agricoli globali. Sempre che non vengano applicate restrizioni dal blocco occidentale.