Dopo l’accusa delle Nazioni Unite di aver innescato una crisi alimentare a livello globale, la Russia viene ripresa anche dall’Europa per aver attaccato deliberatamente le scorte di grano dell’Ucraina, impedendo allo stesso tempo le esportazioni dai porti nazionali. Il capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha infatti spiegato che le navi da guerra russe stanno bloccando navi mercantili piene di grano, “”bombardando e distruggendo le scorte e impedendo che il grano venga esportato”.
L’accusa è emersa nel corso di una riunione dei ministri degli Affari esteri dell’UE a Lussemburgo, dove hanno discusso della fine della dipendenza dell’Europa dal petrolio e dal gas come parte di un nuovo pacchetto di sanzioni. Al momento non è stato raggiunto ancora alcun accordo a riguardo, ma lo stesso Borrell ha precisato che “nulla è fuori discussione”, definendo nel frattempo la sostituzione del petrolio come più prioritaria rispetto a quella del gas. Sebbene diversi Stati membri come Polonia, Paesi baltici, Irlanda e Paesi Bassi richiedano un embargo energetico, Borrell è rimasto dell’opinione che la crisi debba essere gestita con “solidarietà e unità”, considerando l’impatto asimmetrico che sta avendo sul Vecchio Continente.
“Stanno bombardando le città ucraine e provocando la fame nel mondo” ha infine aggiunto, riferendosi agli attacchi russi. “Stanno provocando la fame nel mondo bloccando le esportazioni di grano e distruggendo lo stoccaggio di grano in Ucraina”.