Ok, la situazione è meno grave di quello che sembra – almeno in questo contesto. Coca Cola HBC AG, un imbottigliatore indipendente con sede in Svizzera, ha recentemente dichiarato che i suoi clienti in Russia sono “in procinto di esaurire le scorte”. Una volta che i depositi saranno svuotati del tutto, per di più, la Coca Cola Company ha già annunciato la propria volontà di far cessare completamente all’azienda svizzera le operazioni sul territorio russo, imponendo dunque lo stop alla produzione o alla vendita di “Coca-Cola o altri marchi della Coca-Cola Company” nel Paese in questione.
Uno stop che di fatto non dovrebbe sorprendere: il colosso delle bevande zuccherate fu tra le prime società a unirsi dall’esodo di brand occidentali che abbandonarono il mercato russo in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina – una fuga che, a distanza di mesi, innescò la nascita di cloni dal nome non troppo rassicurante determinati a occupare il vuoto. Nello specifico, l’azienda svizzera citata in apertura ha spiegato di aver smesso di effettuare gli ordini l’8 marzo, e che negli ultimi mesi si è semplicemente concentrata sull’esaurire le scorte – mentre in futuro si occuperà di produrre e commerciare marchi locali (perché no, magari gli stessi cloni di qualche riga fa).